31 ottobre 2007

Trofeo Chiavacci

Domenica 11 Novembre in Toscana si corre una delle più belle e suggestive corse su strada: il Trofeo Chavacci. Questo Trofeo affascinante sotto il profilo del percorso perchè si insinua tra le Ville Medicee di Castello, accessibili per l'occasione, è tra le corse che attira i migliori podisti/atleti Toscani a confrontarsi. Nel suo albo d'oro il Trofeo Tre ville o Chiavacci ha avuto nomi illustri sia maschili che femminili, da Meucci Daniele, Barbi Roberto, Ngeny, Gloria Marconi, Emma Iozzelli, Mattia Treve, Sedoni Romina (ed anche il sottoscritto) ma la bellezza della competitività non si ferma al solo vincitore ma, infatti, se si scorge la classifica si notano nomi nei primi 10/20 veramente interessanti : es.
CLASSIFICA CIRCUITO PODISTICO TRE VILLE - KM 11
FIRENZE - 12 NOVEMBRE 2006
1° NGENY DAVID CHERUYOT ATLETICA CASTELLO 37'28"
2° SANTANGELO MASSIMILIANO ATLETICA CASTELLO 37'41"
3° MATTIA TREVE G.S. CITTA' DI SESTO 38'20"
4° DI VICO CRISTIANO ATLETICA CASTELLO 38'26"
5° BISTONI DIEGO ATLETICA CASTELLO 38'47"
6° DEL NISTA DANIELE VIRTUS LUCCA 38'50"
7° RUBINO DANIELE G.P. PARCO APUANE 39'05"
8° ANTONINI SILVANO ATLETICA SIGNA 39'18"
9° BETTUCCI LAPO POLISP. ISOLOTTO 39'33"
10° CRULI LUCA U.P. POLICIANO 39'44"
11° SEQUI DANIELE ATLETICA CASTELLO 39'54"
12° FERREIRA IVAN 13° SINATTI STEFANO 14° VONAZZO SALVATORE 15°
TARAS CRISTIAN 16° PICCHI JURI 17° GIORGETTI SANDRO



13 novembre 2005
CLASSIFICA CIRCUITO PODISTICO TRE VILLE
categoria
1° TREVE MATTIA G.S. CITTA' DI SESTO 44'05"
2° TAQI MOHAMED G.S. IL FIORINO 44'09"
3° GIOFRE' MICHELE ATLETICA CASTELLO 44'45"
4° NINGANZA AUGUSTIN VIRTUS LUCCA 44'47"
5° BAZHAR TAOUFIK PODISTICA FIORANESE 45'31"
6° OCCHIOLINI FILIPPO ATLETICA CASTELLO 45'35"
7° JAMALI JILALI SILVANO FEDI 45'39"
8° BISTONI DIEGO ATLETICA CASTELLO 46'12"
9° ZORN GIOVANNI G.S. CITTA' DI SESTO 46'21"
10° DEL NISTA DANIELE VIRTUS LUCCA 46'25"
11° FRANCHINI ANDREA LE SBARRE TITIGNANO 46'37"
12° POLI GRAZIANO ALPI APUANE 46'45"
13° BOUZID RIDHA ATLETICA CASTELLO
14° OBOUMMOUCH RACHID CORRADINI RUBIERA
15° SEQUI DANIELE 16° GUERRUCCI MARCO 17° BARBIERI FAUSTO 18° BENELLI YURI
19° MARZOTTI TIZIANO 20° GIORGETTI SANDRO

Quindi anche quest'anno è prevista una bella battaglia (a maggior ragione dopo che è stato messo il Trofeo Tre ville con il Trofeo Le Panche formando un Challenge di due gare, che sotto il profilo degli impegni non comporta rinunce e a maggior ragione con due prove secche in 15 giorni si conosce il vincitore) ....
G.S. CITTA' DI SESTO
48'37"
uomini

NEW YORK VESTE TRICOLORE

Record di presenze: Milano batte Roma (544 contro 317)ROMA - Un anno fa furono 3.000. Quet’anno saranno più di 3.500 i corridori italiani in gara nella più famosa e popolare maratona al mondo. Il fascino della Grande Me­la continua a fare proseliti, venti­sette anni dopo la prima partecipa­zione di gruppo. Nel 1980 furono poco più di 70 i maratoneti italiani all’arrivo a Central Park. Ognuno di loro ha una sfida con cui con­frontarsi e una storia da racconta­re una volta tornato a casa. Si cal­cola che il giro d’affari dei marato­neti italiani in trasferta a New York sia superiore ai 15 milioni di euro. Un pettorale, infatti, è arrivato a costare la bellezza di 270 euro. In­cludendo le spese di aereo e alber­go, dell’immancabile shopping (stavolta favorito anche dalla debo­lezza del dollaro) e da parenti e amici al seguito si capisce come gli italiani ben contribusicano all’eco­nomia della metropoli statunitense. Come presenze l’Italia è seconda solo a Stati Uniti e Gran Bretagna, ma anche quest’anno sopravanza le spedizioni di francesi e tedeschi. Insomma, una gara nella gara.Come quella tra le città e le re­gioni italiane. Nei giorni scorsi an­che il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha scoperto la realtà della maratona. Tanto da poter dire con orgoglio che « i milanesi in gara a New York saranno più di 400 ». In realtà sono molti di più, 544, pari al 14,5% di tutta la spedizione tri­colore. Insomma, più di Roma, che segue a ruota con i suoi 317 mara­toneti. La Lombardia è in testa an­che nella speciale classifica per re­gioni con 1.052 presenze (il 28%), contro le 448 del Veneto, le 439 dell’Emilia e le 338 del Lazio. La città più rosa è Bologna: dei sui 115 partecipanti, il 22% sono donne. Brindisi e Campobasso sono inve­ce rappresentate solo da marato­neti maschi.

L'ITALIA CORRE CONTRO LA PENA DI MORTE.

Maratona. New York.
Il più grande pal­coscenico sul mondo. Sono 40.000 i fortunati che sono riusciti ad aggiudicar­si un pettorale su 90.000 richieste. Arriva­no da tutto il mondo. Solo gli italiani sono 3.500. Ognuno corre per un obiettivo, una causa, un traguardo. O solo per un sogno. Non sempre è il cronometro l’arma contro la fatica. Baldini e tutti i big sono solo la punta di un gigantesco iceberg. Corrono per un record o un premio milionario. Per gli altri, i tanti, la maratona di New York è un sacrificio lungo 42 km e 195 metri. Da Alex Zanardi a Raffaele Panebianco: è il prezzo da pagare per testimoniare la pro­pria esistenza. I propri ideali.Quelli della pace e contro la pena di morte, ad esempio. Stefano Baldini è sta­to il primo a sposare l’iniziativa lanciata dal ministro Emma Bonino e dal gruppo “Nessuno Tocchi Caino”, a favore della moratoria sulla pena capitale. Una batta­glia in cui l’Italia è in prima linea. A gior­ni l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sarà chiamata a votare la risoluzio­ne. La speranza è che si arrivi a una mag­gioranza di 97 voti. In questi giorni di maratona, la Grande Mela è presa d’assalto anche dai massimi dirigenti del CIO. Jacques Rogge e Mario Pescante sono impegnati per un’altra riso­luzione dell’ONU, quella della Tregua Olimpica da applicare ai Giochi di Pechi­no. Mercoledì almeno 176 nazioni su 192 voteranno a favore. Anche se, come la sto­ria insegna, difficilmente guerre e conflit­ti si fermeranno. Allora perché non perse­guire un altro obiettivo che vincoli più di­rettamente il Paese organizzatore? Come sospendere da qui ai Giochi le migliaia di esecuzioni che ogni anno ci sono in Cina.

TUTTE LE MARATONE DI BALDINI

Le 23 maratone di Baldini

Venezia 29-10-95 6° 2h11:01
New York 03-11-96 - ritirato
Londra 13-04-97 2° 2h07:57
New York 02-11-97 3° 2h09:31 MIGLIO RISULTATO ALLA NEW YORK MARATHON
Roma 29-03-98 1° 2h09:33
Budapest 22-08-98 1° 2h12:01 CAMPIONE EUROPEO
Londra 16-04-00 6° 2h09:45
Sydney 01-10-00 - ritirato
Torino 01-04-01 2° 2h08:51
Edmonton 03-08-01 3° 2h13:18
Madrid 28-10-01 1° 2h09:59
Londra 14-04-02 6° 2h07:29
New York 03-11-02 5° 2h09:12
Londra 13-04-03 2° 2h07:56
Parigi 30-08-03 3° 2h09:14
Londra 08-04-04 4° 2h08:37
Atene 29-08-04 1° 2h10:55 CAMPIONE OLIMPICO
Londra 17-04-05 5° 2h09:25
Helsinki 13-08-05 - ritirato
Londra 23-04-06 5° 2h07:22 RECORD ITALIANO
Goteborg 13-08-06 1° 2h11:32 CAMPIONE EUROPEO
New York 05-11-06 6° 2h11:33
Londra 22-04-07 - ritirato

BALDINI SCOMMETTE SULLA GRANDE MELA

A 36 anni il campione olimpico cerca conferme per Pechino In 40.000 al via e l’Italia tifa anche Zanardi e Panebiancodi Franco Fava ROMA - Dalla sua prima edizione, nel 1970, quando al via furono appena 127, in 700.000 hanno tagliato il traguardo a Central Park. Lo scorso anno furono 38.000. Domenica proba­bilmente saranno in 40.000 a completare la classica delle classiche. Tra questi anche 3.500 italiani. I nostri a New York sono di casa. Grazie an­che alle due vittorie di Orlan­do Pizzolato, a quelle di Gian­ni Poli e Giacome Leone. L’ul­timo trionfo azzurro risale al 2000 con Franca Fiacconi. TIFO - L’Italia stavolta tifa Stefano Baldini. Il campione olimpico della maratona ad Atene 2004 è l’icona della lunga tradizione vincente degli italiani nella Grande Mela. A 36 anni l’azzurro va a caccia di quel successo che ancora non è riuscito a cogliere sul diffi­cile tracciato newyorkese, nonostante le sue quattro partecipazioni. Il miglior piazzamen­to, un terzo posto, risale ormai a dieci anni fa. A nove mesi dai Giochi di Pechino e con una stagione alle spalle non pro­prio felice, Baldini cerca con­ferme alle sue ambizioni olim­piche. LA SFIDA - Il suo sogno è sem­pre quello di salire di nuovo sul gradino più alto il prossi­mo 24 agosto a Pechino. Ma l’età e una carriera sempre ai massimi livelli da undici anni, sono incognite difficili da sottovalutare. In 38 edizioni New York ha celebrato i trionfi di campioni e primatisti. Ha salutato le imprese di maratoneti che hanno fatto la storia di que­sta specialità ma anche lanciato in orbita atle­ti sconosciuti fino a quel momento. Mai però un campione olimpico è ancora riuscito ad im­porsi a Central Park. LE “LEPRI” - Forse è proprio in segno di ri­spetto per il nostro Baldini che quest’anno gli organizzatori hanno deciso di fare a meno del­le “lepri”. Anche perché il percorso, che attra­versa i cinque quartieri da Staten Island fino al cuore verde di Manhattan, non è proprio l’ideale per lanciarsi su ritmi folli.« Gigliotti, il mio tecnico, pensa che possa ottenere un tempo sull’ordine delle 2h10, che su un tracciato così difficile è già un gran tem­po - ha detto Baldini - Ma io credo di poter an­che fare meglio. Mi sta bene che non ci siano le lepri, sarà così una gara vera come piace a me ». Domenica scorsa, a Carpi, Baldini ha so­stenuto un buon test sui 25 km, correndo tut­to solo a ritmo di 2h09.Il destino di Baldini si lega a quello di Pau­la Radcliffle. Anche la prima­tista mondiale della maratona è alla ricerca di risposte certe in vista di Pechino. Soprattut­to dopo il drammatico ritiro ad Atene 2004. C’è attesa per la britannica, al rientro dopo la lunga assenza per maternità. MAJORS - New York sarà an­che l’ultimo appuntamento delle “ World Marathon Majors”, il circuito biennale che premia con un milione di dolla­ri l’atleta con il miglior punteggio conseguito in dieci maratone. Negli uomini il keniota Ro­bert Cheruiyot è al sicuro con i suoi 80 punti, 30 più dell’etiope Gebrselassie, autore del re­cord mondiale solo un mese fa a Berlino con 2h04:26, e il doppio sul connazionale Martin Lel, in gara a New York. Nelle donne, invece, è lotta a tre. Al­le spalle della Wami (60 pun­ti), la lettone Prokopcuka e l’altra etiope Adere inseguono a sole a 10 lunghezze. ZANARDI - Ma domenica, da­vanti a due milioni di spettato­ri, sono anche altri i motivi di interesse per il massiccio avamposto della nostra “Italia che corre” (al­la fine dell’anno più di 30.000 italiani avran­no portato a termine almeno una maratona nel 2007). A sfidare la maratona anche due atleti davvero speciali: Alex Zanardi e Raffaele Pa­nebianco. Il primo correrà la sua prima mara­tona in hand bike, dopo l’incidente del 2001 in cui gli furono amputate le gambe. Il secondo, insegnante romano di 47 anni, sarà per la pri­ma volta in gara a New York nella categoria non vedenti. L’ex pilota di F1 e l’insegnante del Tiburtino non correranno per un podio, il loro traguardo è esserci. Un po’ come la bella Katie Holmes, moglie di Tom Cruise, alla sua prima 42 km. In fondo la maratona è l’avveni­mento più democratico che esista. Dove, qua­si sempre, vincono tutti. Stefano: «Sto bene posso scendere anche sotto le 2h10 e la scelta di mettere al bando le “lepri” mi aiuterà» 3.500 gli italiani in gara tra questi anche l’ex pilota di F1 in hand-bike e un professore romano tra i non vedenti Una spettacolare immagine del Ponte di Verrazzano: lo scorso anno furono più di 38.000 al via. Quest’anno saranno 40.000, ma in 90.000 hanno chiesto un pettorale.

29 ottobre 2007

DOMENICA OTTIMO ALLENAMENTO

Non riesco mai a trovare degli "aiutanti" per svolgere gli allenamenti ma domenica ne ho trovati di naturali.
Infatti alla staffetta di Calenzano ho corso (fuori gara e senza intralciare la classifica) due frazioni. Devo essere sincero dopo la corsa di domenica con le gambe che mi facevano male non sapevo quale sarebbe stato il ritmo giusto e se l'allenamento che mi aveva proposto Tiziano sarebbe venuto: 14/15 km in progressione da 3'30/35 a 3'15. Sicuramente da solo non lo avrei fatto mentre in compagnia è venuto piuttosto bene e ho riscontrato di aver fatto circa due giri identici (sotto il profilo cronometrico e dell'andatura infatti sia il primo che il secondo giro è stato fatto in progressione di 25'45). Per quanto riguarda gli altri : - Matteo ha corso ad un ritmo di 1'30" più veloce dello scorso anno ma più lento del periodo estivo (come giustamente doveva essere). Gherardo ha fatto una corsa altalenante e ancora deve assorbire i lavori "lunghi" che non predilige, comunque è riuscito a fare un'ottimo allenamento. Massimo Idimauri ha fatto diverse gare e comincia ad essere un pochino stanco quindi ricominceremo con gli allenamenti lasciando momentaneamente da parte le gare.
Per quanto riguarda Elisa, purtroppo è malata.

27 ottobre 2007

13 Gennaio 2008 ...???

Anche la Puccini Marathon come la Maratonina di Fucecchio sarà in concomitanza con una delle più importanti corse regionali e precisamente la 1^ prova dei campioato di società di cross valida come qualificazione ai campionati italiani. Nonostante che il bello e il brutto tempo delle mezze maratone pare che lo facciano gli atleti stranieri, non dobbiamo lamentarci se in taluni appuntamenti non diamo neppure la possibilità ai migliori atleti toscani di prendervi parte. Fino ad ora il c.d.s. di cross ha retto il confronto con i premi in denaro di queste prove (grazie ad incentivi che le principali società che optano per un livello assoluto ancora tengono presente per come bisogna svolgere l'attività di corsa dando la priorità a questo evento rimasto tra i pochi ad essere cluo) ma speriamo che sia così anche in futuro. Per quanto mi riguarda alla Puccini Marathon non ci sarò sicuramente ... come altri principali attori chiamati all'ordine.

26 ottobre 2007

RADUNO A SAN VINCENZO DAL 27.10.2007.

Riprende la serie di raduni atletici, in vista della prossima stagione. Primo a tornare al lavoro in gruppo saranno i mezzofondisti, che si ritroveranno a San Vincenzo dal 27 ottobre al 3 novembre per un primo incontro in vista dell’appuntamento di dicembre a Toro, in Spagna, per l’assegnazione dei titoli europei di corsa campestre. I convocati per lo stage toscano sono i seguenti: Uomini: Francesco Bona (Aeronautica), Cosimo Caliandro (FF.GG.), Dario Ceccarelli (Pro Sesto), Merihum Crespi (Pbm Bovisio Masciago), Giovanni Fortino (Atl.Lib.Scicli), Antonio Garavello (Assindustria), Simone Gariboldi (FF.OO.), Andrea Lalli (Atl.Campochiaro), Stefano La Rosa (Carabinieri), Christian Obrist (Carabinieri), Paolo Pedotti Massaud (Pbm Bovisio Masciago), Marco Najibe Salami (Esercito), Stefano Scaini (FF.GG.), Alessandro Turroni (Cover Mapei), Matteo Villani (Carabinieri) Donne: Valentina Belotti (Runner Team 99), Ombretta Bongiovanni (Us Sanfronto), Valentina Costanza (Esercito), Elisa Desco (Atl.Valle Brembana), Adelina de Soccio (FF.GG.), Giovanna Epis (Venezia Runners), Giulia Francario (Lib.Arcs Perugia), Catia Libertone (Esercito), Maria Sgarbanti (Atl.Estense), Agnes Tschurtschenthaler (Asv Sterzing), Silvia Weissteiner (Asv Sterzing) Dal 5 al 10 novembre Fabrizio Donato e Simona La Mantia (FF.GG.) saranno in raduno a Castelporziano presso il Centro Sportivo della loro società, mentre nella stessa data alla Scuola Nazionale di Atletica Leggera a Formia è previsto un raduno per i salti in estensione con i seguenti atleti: Uomini: Fabio Buscella (Atl.Cento Torri), Fabrizio Schembri (Carabinieri), Stefano Tremigliozzi (Aeronautica) Donne: Vanessa Alesiani (Esercito), Valeria Canella (FF.AA.), Eleonora D’Elicio (Cus Torino), Tania Vicenzino (Esercito)

CORSE NAZIONALI TUTTE PROVE SU STRADA NEL WEEK - END

Weekend tutto dedicato alle prove su strada con al centro la 20. edizione della Maratona di Venezia, che prenderà il via domenica alle ore 9,15 da Villa Pisani a Stra e conclusione nel consueto scenario di Riva dei Sette Martiri a Venezia. Una gara con oltre 6.000 iscritti e un cast di prim’ordine, nel quale gli azzurri Leone e Goffi, gli stessi che infiammarono l’edizione del 1995 rivelandosi al mondo della maratona, cercheranno di rinverdire gli antichi fasti anche in proiezione di una candidatura per una maglia ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, facendo però i conti con il campione uscente, il keniano Christopher Kosgei. In campo femminile ci sarà la keniana Linah Cheruiyot, prima lo scorso anno, stimolo verso un progresso cronometrico per la nostra Ivana Iozzia. TV: diretta su Rai Tre dalle ore 9,00 alle ore 12,00. Venezia non sarà la sola maratona in programma domenica. C’è infatti una nuova nata in Piemonte, la “42.000 passi in Valsusa” che si disputerà ad Avigliana. La gara prende le mosse dalla Maratonina vissuta per otto anni nella città che ha fatto da progenitrice alla Turin Marathon, che poi ha seguito altre strade. Ora Avigliana torna ad ospitare un evento sui 42,195 km con partenza alle 9,30 da Corso Laghi, presso il Santuario dei Cappuccini e arrivo in Piazza del Popolo., La gara varrà quale Campionato Italiano dei Medici Veterinari. Per quanto riguarda le mezze maratne, il programma è ricchissimo, ma due sono le prove inserite nel calendario nazionale: la 5. edizione della Trecate Half Marathon nella località novarese dove si è già registrato un clamoroso successo di affluenza, con 1.200 iscrizioni confermate e ancora qualche pettorale disponibile. L’altra prova è la Maratonina Città di Arezzo, giunta alla sua nona edizione e valida quale Campionato Italiano Geometri, dove si profila il solito dominio di atleti keniani. Ricordiamo infine due appuntamenti su distanze più brevi, la 21. edizione del Trofeo 7 Torri ad Aosta, prova sui 12 km con la formula della staffetta e la 22. Stracittadina Novolese a Novoli (Le), sulla distanza di 11,100 km.

OLIMPIADI DEI GIOVANI - ITALIA SI CANDIDA PER TORINO 2010

ROMA - Muove i primi passi la candidatura di Torino alla prima edizione dei Giochi olimpici giovanili estivi 2010, la nuova manifestazione olimpica ap­provata dal Cio. Ieri al Coni si è svolta la prima riunione del Comitato pro­motore. Il premier Prodi ha inviato al presidente Cio, Jacques Rogge una let­tera in cui «ll governo italiano garantirà ai fini della sicurezza degli impianti sportivi e delle infrastrutture necessarie per l'organizzazione dell'evento, l'assegnazione di un contributo per la copertura delle spese connesse a ta­le organizzazione, nonchè la copertura dell'eventuale deficit finanziario che dovesse derivarne». Il dossier della candidatura sarà presentato il 26 otto­bre al Cio. La scelta della sede a febbraio 2008. Sono 9 le città in corsa ol­tre a Torino: Algeri, Atene, Bangkok, Debrecen (Ungheria), Guatemala City, Kuala Lumpur, Mosca, Poznan e Singapore

Entro luglio possiamo tentare di andare a PECHINO

I “minimi' Iaaf per Pechino ROMA -
La Iaaf ha fissato i “minimi' di partecipazione all'Olimpiade di Pechino 2008.
Dovranno essere ottenuti entro il 23 luglio.
Per ogni specialità, si potranno schierare fino a tre atleti con il minimo A o uno solo con il minimo B.
UOMINI - 100: A 10'21, B 10'28.
200: 20'59, 20'75.
400: 45'55, 45'95.
800: 1'46'00; 1'47'00.
1500: 3'36'60; 3'39'00.
5000: 13'21'50, 13'28'00.
10.000: 27'50'00, 28'10'00.
Maratona: 2h15'00', 2h18'00'.
3000 siepi: 8'24'60, 8'32'00.
110 hs: 13'55, 13'72.
400 hs: 49'20, 49'50.
Marcia 20 km: 1h23'00', 1h24'30'.
Marcia 50 km: 4h00'00', 4h07'00'.
Alto: 2.30, 2.27.
Asta: 5.70, 5.55.
Lungo: 8.20, 8.05.
Triplo: 17.10, 16.80.
Peso: 20.30, 19.80.
Disco: 64.50, 62.50.
Mar­tello: 78.50, 74.00.
Giavellotto: 81.80, 77.80.
Decathlon: 8.000, 7.700;
4x100 e 4x400: le migliori 16 nazionali.

DONNE -
100: A 11'32, B 11'42.
200: 23'00, 23'20.
400: 51'55, 52'35.
800: 2'00'00, 2'01'30.
1500: 4'07'00, 4'08'00.
5000: 15'09'00, 15'24'00.
10.000: 31'45'00, 32'20'00.
Maratona: 2h37'00', 2h42'00'.
3000 siepi: 9'46'00, 9'55'00.
100 hs: 12'96, 13'11.
400 hs: 55'60, 56'50.
Marcia 20 km: 1h33'30', 1h38'00'.
Alto: 1.95, 1.91.
Asta: 4.45, 4.30.
Lungo: 6.72, 6.60.
Triplo: 14.20, 14.00.
Peso 18.35, 17.30.
Disco: 61.00, 59.00.
Martello: 69.50, 67.00.
Giavellotto: 60.50, 56.00.
Eptathlon: 6.000, 5.800.
4x100 e 4x400: le migliori 16 nazionali

JAKY-TECH APUANA COMUNICATO STAMPA

COMUNICATO STAMPA

Abbiamo notato con stupore che l’assenza della squadra nella finale A oro del Campionato Italiano di società su pista in Palermo, ha suscitato un’enorme curiosità e commenti fra i più strani e disparati. A questo riguardo, la nostra società, il lunedì precedente, aveva inviato un comunicato stampa alla FIDAL Roma ed al Comitato Organizzatore, scusandosi per la mancata partecipazione dovuta principalmente a motivi tecnico-commerciali e ad una sostanziale incertezza e mutevolezza nei regolamenti federali ( ed in effetti sono in corso, e siamo alle porte della nuova stagione, una serie di radicali mutamenti dopo il cambiamento di 2 anni fa ).

Noi siamo abituati ad avere un approccio empirico e pratico, per cui ci piace riferirci sempre ai fatti, lasciando le chiacchiere a chi non ha nulla di meglio da fare oppure a chi vorrebbe fare ma non ci è ancora riuscito. Pertanto ci piace ricordare che, nella stagione 2006, la nostra società ha vinto ben 5 titoli italiani assoluti a squadra, ovvero la corsa su strada, la corsa in montagna, la combinata di cross, il cds juniores indoor, oltre alla Supercoppa e a due terzi posti nel cds under 20 su pista e nel cds assoluto su pista.

Per quanto riguarda la stagione 2007, abbiamo esordito con un brillante quarto posto nella Coppa dei campioni di cross in Istanbul, Turchia, proseguendo con la vittoria ( contro lo strapotere delle società militari ) nel cross lungo assoluto e nella combinata di cross, con la vittoria individuale di Renate Rungger nel campionato italiano di cross, di Gloria Marconi nel campionato italiano su pista, con il secondo posto nel campionato italiano di corsa in montagna a staffetta, con il quinto posto nel cds under 20.

Per quanto riguarda il campionato su strada, siamo molto vicini a bissare il titolo dell’anno precedente, mentre molte delle nostre atlete hanno vestito la maglia azzurra.

Per quanto attiene alla prossima stagione, in attesa dei nuovi regolamenti, punteremo senz’altro a tenere alto l’onore della nostra nazione nella Coppa dei Campioni di cross, avremo una squadra competitiva sia nel cross che nella strada che nella montagna, oltre naturalmente alla solita squadra assoluta su pista.

E-Mail ms090@fidal.it viale d.zaccagna, 6, 54033 Carrara via aronte 7, 54033 Carrara
Jaky-tech@jaky-tech.com

24 ottobre 2007

Cartina

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Come volevasi dimostrare ...

Il 2 Marzo c'è la mezza a Fucecchio e ... da bozza di calendario 'è anche il campionato regionale di cross. Nell'interesse comune sarebbe bene che gli atleti di un certo livello si presentassero al campionato regionale ma poi il "piccolo" rimborso che si può ottenere nella manifestazione fucecchiese porterà ad una scelta ben diversa (soprattutto là dove ci saranno poche possibilità di classifica o di qualificazione per i campionati italiani). Inoltre la difficoltà poi di scegliere tra una bella manifestazione, come quella di Fucecchio è che ti rilancia anche a livello di immagine se fai un bel risultato (oltre al già citato rimborso spese), comporta una scelta difficile che al 90 % si ripercuote su entrambe le manifestazioni: minore qualità complessiva di entrambe a livello regionale.
Ribadisco che ci vorrebbe un minimo di collaborazione rendendo queste manifestazioni importantissime e rimarcare la loro imporrtanza soprattutto per i giovani e per il movimento ... inzomma in tutti gli sport che si rispettano il campionato è campionato e l'amichevole è amichevole.

Pensieri e parole ....

La notizia di Daniele è apparsa a ciel sereno e se devo essere sincero incommentabile. Ritengo che la FIDAL non se lo possa permettere di mettere a casa un atleta come Daniele ma evidentemente se lo ha fatto vuol dire che tra i suoi ne ha di più forti (questo è stato il primo pensiero che ho avuto leggendo la notizia e rapportandolo allo stato di forza della nostra nazionale). I pensieri che mi sono passati poi per la mente sono molteplici e visto come stanno le cose preferisco non esporli apertamente tanto stà che un pò d'intelligenza prelude che i fatti parlano più delle parole. Nel calcio ci sono stati atti che quello di Daniele sarebbe stato solo una virgola (con poi conseguenze pari ad azione =reazione) che addirittura sembrano essere premiati, ma non voglio parlare di uno sport che dopo (ed anche prima) di calciopoli per me non ha significato sapendo che non vince il migliore. Che una sanzione spettasse a Daniele sicuramente la Fidal ha fatto bene a prenderla in esame ma che se la punizione si debba riperuotere anche contro la stessa federazione forse è altra cosa (leggi non partecipare ai campionati Europei). Evidentemente non siamo interessati a ben figurare, a far vedere che siamo una nazione che corre ed anche forte, forse vogliamo essere gli ultimi così che perlomeno i giornali scriveranno un trafiletto e la notizia non sarà notizia e oltretutto la gente continuerà a leggere di calcio. Ritengo che forse dietro a tutto questo ci sia più politica che altro e se penso che lo scorso anno proprio in questo periodo Cova ha rimesso le deleghe a seguito di una richiesta di chiarimento, a sua volta motivata da un periodo di collaborazione ritenuta non costruttiva (Progetto Talento, Grand Prix di cross e Campionati Europei di cross 2006) forse veramente c'è qualcosa da pensare.
Come giustamente Graziano e Paola facevano notare non vi sono state grandi manifestazioni in piazza di dispiacere nei confronti di Daniele ed anche io me ne rammarico, in quanto è ancora la dimostrazione lampante che questo sport è molto un grande fratello di ognuno per se. Non si cresce in questo modo, non si produce nulla di positivo in questo modo e penso che tutto deve partire dalla Federazione che deve tenere dei rapporti stretti tra società (non militari) giornali e media in generale dando informazione di notizie di vera atletica perchè passi dal genitore al bambino con la conseguenza di "voglia di fare atletica". Poi scrutiamo sul web qualsiasi cosa (per chi è interessato e se le cerca) ma come è stato lampante il disinteresse siamo sotto una campana di vetro. In tutto questo c'è anche un marasma di un'attività che non si capisce quale essa deve realmente essere. Ma questo è un'altro capitolo che tra poco aprirò. Per ora il discorso vero è che Daniele non correrà gli Europei, che sia giusto o sbagliato che la Federazione gli abbia inflitto una punizione così tremenda (pari ad una squalifica per doping) non voglio essere io a deciderlo ed ad arbitrare una tale sentenza che ritengo a mio modo di vedere si ridurrà.
Come atleta e tifoso sono molto dispiaciuto e rammaricato e colgo l'occasione per incitare Forza Daniele. (Anche se io avrei detto :correte voi io smetto ....)

Caso Meucci: omertà o invidia?

Omertà o Invidia ? Da venerdi mattina è apparsa sul sito della Fidal e poi via via su tutti gli altri siti podistici la notizia della squalifica di Daniele Meucci, ricordo per chi se lo fosse dimenticato Campione Italiano dei 10000 metri, e del suo allenatore. Io e Paola siamo rimasti sconcertati da tale novità e come già detto nel mio comunicato abbiamo pensato a chi sa quali sostanze proibite il nostro CAMPIONCINO avesse fatto ricorso.Ci siamo informati e siamo venuti a conoscenza come ormai tutti sanno che Daniele e Luigi hanno solo fatto richiesta di un nobile diritto dell'essere umano che si chiama GIUSTIZIA. Noi e sicuramente lo avrà fatto anche Daniele a mente fredda, condanniamo il suo gesto anche se in certi momenti dopo aver subito varie angherie non è facile, ma quello che ci sembra eccessivo è una così pesante squalifica. Scrivo però questo pezzo a 5 giorni dalla notizia perchè sono deluso e amareggiato da tutti i miei amici podisti e dirigenti. A dire la verità credevo che sui vari siti ognuno di loro avesse qualcosa da dire a favore di Daniele, ma forse a parte il buon Claudio Landucci nessuno lo conosce bene e lo ammira come me e Paola. Voglio ricordare che Daniele è rimasto quel ragazzo umile e modesto di quel lontano pomeriggio di Titignano (staffetta 2003), oggi forse leggermente più forte,e noi podisti toscani dovremmo essere orgogliosi di averlo a volte nelle nostre manifestazioni...Riprendendo il titolo con cui ho iniziato spero che nei confronti del principino di Pisa non ci sia nessuna sorta di INVIDIA e che i nostri GRANDI DIRIGENTI FIDAL abbiano l'accortezza di vedere le cose con il buon senso senza far rinunciare alla promessa dell'atletica italiana a una stagione invernale di trionfi come preludio per Pechino 2008....Dai Daniele Io, Paola e tutto il g.p. parco alpi apuane ècon te e Gigi..... Graziano Poli

1^ TROFEO MEMORIAL SERGIO MARIOTTI


SABATO 27 OTTOBRE 2007

la Podistica Castelfranchese organizza il
1^ TROFEO MEMORIAL SERGIO MARIOTTI
RISERVATO ALLE CATEGORIE GIOVANILI

clicca qui per il volantino della manifestazione

23 ottobre 2007

Cross, tre gare per andare agli Europei

Come anticipato qualche giorno fa iniziano i trials per andare agli Europei: dal sito Fidal si evince quanto segue.
Mentre impazza l'autunno - non più caldo - delle maratone (domenica scorsa Carpi, poi, in successione, Venezia e New York, prima di una chiusura d'anno che vedrà anche gli appuntamenti con Firenze e Milano), si ricomincia a parlare di cross. La corsa campestre, come ormai d'abitudine, vivrà il suo primo grande appuntamento internazionale in dicembre, con lo svolgimento del Campionato Europeo, vera e propria anticipazione di una stagione che avrà il suo culmine nei primi mesi del nuovo anno (il clou il 30 marzo a Edimburgo, con la 36esima edizione della rassegna mondiale). La rassegna continentale 2007, la quattordicesima della serie, è in programma il 9 dicembre a Toro (Spagna), dodici mesi dopo la splendida edizione italiana di San Giorgio su Legnano, felice per i colori azzurri grazie alla cinque medaglie conquistate in una mattinata di generale esaltazione (l'oro di Lalli e della squadra nella prova junior maschile; l'argento della squadra ed il bronzo di Meucci in quella under 23 maschile; il bronzo della squadra nella gara under 23 donne). Il Settore tecnico nazionale, al fine di definire la composizione della nazionale che affronterà l'impegno in terra di Spagna, ha elaborato un programma di avvicinamento piuttosto innovativo, presentato in occasione della riunione di struttura di Formia della scorsa settimana. I responsabili del mezzofondo prolungato Silvano Danzi e Pierino Endrizzi, con il conforto del collega della maratona Lucio Gigliotti (e naturalmente con il benestare del DT Nicola Silvaggi), hanno scelto di puntare su un pacchetto fisso di uomini e donne per il Campionato Europeo. Una sorta di "zoccolo duro" della squadra, che sarà completata da quanti sapranno distinguersi nel corso delle tre prove di selezione - non più meramente indicative - in calendario nazionale nel mese di novembre (Osimo, domanica 11; Volpiano, domenica 18; Condino, domenica 25). Andiamo con ordine, elencando prima i nomi degli atleti ritenuti pedine fisse (a loro, per la conferma, è richiesta una prova di efficacia in una delle due gare appena citate, e la partecipazione al cross spagnolo di Soria del 25 novembre): Crespi, Pedotti (junior uomini); Lalli (che ha cambiato guida tecnica, appoggiandosi allo staff azzurro e a Luciano Di Pardo), La Rosa, Gariboldi (promesse uomini; era stato indicato anche Daniele Meucci, messo poi fuori gioco dalla squalifica per sei mesi comminata dalla Commissione Giudicante); de Soccio (promesse donne); Caliandro, De Nard (senior uomini); Romagnolo, Weissteiner (senior donne). I posti ancora a disposizione (fino al completamento di sei atleti per ogni categoria) verranno assegnati in forza dei risultati ottenuti sempre nelle tre gare italiane di novembre, secondo una vera e propria classifica a punti. Al primo di ognuna delle prove il settore tecnico attribuirà 9 punti, mentre 6 andranno al secondo e 4 al terzo, e poi a scalare fino a un punto al sesto classificato. La costruzione di questo particolare percorso pre-Europei, secondo il settore tecnico nazionale, nasce dall'esigenza di arrivare all'appuntamento con un diverso "rodaggio" agonistico, evitando quanto accaduto talvolta in passato, quando atleti di buon livello finivano per fare il loro esordio stagionale proprio agli Europei, palesando poi uno stato di forma non proprio all'altezza dell'avvenimento. In sintesi, il senso della scelta è quello di tentare di scardinare quella mentalità tutta italiana che da sempre considera il cross in piena stagione solo da gennaio in avanti, contrariamente a quanto avviene nella maggior parte dei paesi europei - soprattutto del nord del continente - dove l'attività è intensa fin dall'inizio di novembre. Penalizzando poi, a conti fatti, proprio la partecipazione agli Europei, che da più di un decennio sono collocati in dicembre. La riprova della bontà di queste scelte, come sempre, la darà l'unico giudice sportivo competente in materia: il campo. Senza possibilità di appello.

50° TROFEO VANONI IN TV

Passaggi televisiviTeleunica: all'interno del TG (19.00, 20.15, 22.00, 23.15) il giorno 23 o successiviRAI 3: all'interno del TG3-regione (14.00, 19.30, 23.15) il giorno 23 o successiviLA7: all'interno del TG La7 (12.30, 20.00, 0.45) il giorno 23 o successivipassaggi su altre emittenti verranno comunicati successivamente.

50° TROFEO VANONI - CAMPIONATO ITALIANO DI STAFFETTA DI CORSA IN MONTAGNA

Mei Massimiliano
Cristiano Di Vico
Santanglo Massimiliano

Il 50° Trofeo Vanoni è uno spettacolo unico nel suo genere (almeno per quello che ci ha offerto). Nonostante non sia il mio campo ho cercato di fare una corsa consona alle aspettative. Purtroppo, abbiamo avuto un problema in prima staffetta dove Cristiano è stato impedito causa una storta in dicesa e visto il fatto che la squadra comunque puntava sul Mei e Su Di Vico che in salita sono gli specialisti avevamo ambizioni intorno alla 10^ posizione (posizione + posizione -). La corsa bellissima è veramente dura, dove seppure la salita alla fine non faccia più di tanto paura, perchè se non vai pace, il discorso cambia per la discesa che se non sai dove mettere i piedi ti "spacchi tutto" oltre al fatto che se non sei abituato a correre su certe discese ti ritrovi come me con le gambe che ancora oggi (martedì) sono un'ematoma che non cammini. Sotto questo aspetto ritengo che un percorso del genere vada quantomeno studiato un pochino meglio (ad es. quando correvo in moto su certe piste andavamo a fare i week end qualche settimana prima per vedere il percorso) perche avremmo certamente potuto guadagnare 30" a testa sapendo dove rischiare e sapendo anche che cosa ci aspettava e come avremmo potuto interpretarlo. Direi che poi il calore del pubblico è stato quel valore aggiunto che davvero scuote, sembrava di essere alle gare di sci di fondo (quelle che si vede in tv) dove sui lati avevi il pubblico con i campanacci che urlavano il tuo nome (infatti gli organizzatori avevano dato i deplian di tutti gli iscritti con il nome-cognome e squadra di appartenenza): è stato veramente gratificante, bello ed entusiasmante.

Alla fine ce la siamo cavata arrivando 25^ squadra assoluta di corsa in montagna ... bella esperienza ma che male le gambe.



22 ottobre 2007

La Corsa in Montagna tra Passato, Presente & Futuro

...Detto-fatto. "Eppur qualcosa si muove" ... Questo è in pillole quello che si sono detti nel convegno tenuto al Trofeo Vanoni che direi sia l'inizio del Futuro ... almeno per la corsa in montagna

Dal convegno morbegnese sono emerse importanti proposte
Relatori d’eccezione e pubblico delle grandi occasioni, sabato pomeriggio al convegno morbegnese “La Corsa in Montagna tra Passato Presente e Futuro”. Dopo i saluti di rito portati dal presidente del CONI provinciale Ettore Castoldi la parola è subito passata al ct Azzurro Raimondo Balicco. A lui il compito di descrivere la storia e l’evoluzione di questa spettacolare disciplina sino ai giorni nostri: «Inizialmente le manifestazioni di questo tipo non si chiamavano gare di corsa in montagna, ma di marcia in montagna – ha esordito -. Dando un occhio agli archivi, una vera organizzazione con albo d’oro risale al 1949 con i primi campionati italiani». Col passare degli anni il livello e il numero dei partecipanti crebbe notevolmente: «Nel ’78 si sciolse l’ENAL e fu fondato il Comitato Nazionale Corsa in Montagna. Comitato che aveva il preciso obiettivo di proseguire l’attività organizzativa e di sviluppo del movimento. I passi successivi furono l’apertura alle donne e il riconoscimento da parte della FIDAL». Non fu però un cammino tutto in discesa «Si è poi dovuto lavorare duramente per raggiungere il paritario riconoscimento con le altre discipline dell’atletica leggera. Attualmente lo stato del movimento è sicuramente buono, ma non tutti i comitati regionali stanno lavorando con il medesimo impegno. Ciò inevitabilmente ci penalizza». Il microfono è poi passato a Bruno Gozzellino (segretario WMRA), Ken Jones (organizzatore della Snowdon Race), Tomo Sarf (organizzatore della Smarna Gora), Jean Claude Louison (ct Francia), Andrzej Puchacz (ct Polonia), Isidro Rodriguez Martìn (ct Spagna), e al sei volte campione del mondo Marco De Gasperi. A fotografare il presente e futuro del movimento ci ha invece pensato il vicepresidente dell’Associazione Nazionale Amici della Corsa in Montagna Paolo Germanetto: «Lo scorso 15 settembre, a Ovronnaz Saillon, per la prima volta le telecamere italiane erano presenti ad un Mondiale all’estero. La cosa è stata decisamente positiva perché ha avvicinato il grande pubblico a questo sport».A tal proposito si è solo all’inizio: «Ci terrei a rimarcare la differenza con il mondo delle Sky Race, dove il livello tecnico è indubbiamente meno elevato, ma la capacità di promozione e di "vendita" decisamente superiore. Se il TgR Lombardia ha presentato Marco De Gasperi come campione mondiale di Skyrace, in fondo, la colpa è anche nostra che per anni abbiamo lasciato lo spazio interamente a loro». Sempre in ambito mediatico: «Per il 2008 vorremmo proporre le prove dei Campionati italiani, più una serie di altre gare di livello. Come associazione cercheremo di fare da tramite e di seguire poi in prima persona le manifestazioni internazionali. Serve però l’appoggio di tutti, nella convinzione che si stia provando a dare una smossa ad un ambiente che su certi temi non è mai riuscito a fare fronte comune e a provare a volare un poco più alto». Maurizio Torri

La rivoluzione europea dell'atletica

Forse qualcuno si è reso conto che doveva rimboccarsi le maniche e incominciare a mettersi in gioco, forse qualcono si è sentito in dovere di mettersi al passo con i tempi e forse qulacuno ama questo sport da voler intraprendere perlomeno un'iniziativa per inserirsi in ragionamenti che si confabulano con il presente guardando al futuro. In quest scenario la EAA si è messo al tavolino ed ha vagliato proposte nuove che come si leggerà più avanti dall'estratto della Fidal faranno parlare, dicutere e storcere il naso ma intanto "eppur qulcosa si muove". Sotto quest'impulso positivo spero che anche il "movimento nazionale" voglia intraprendere una "via" che, seppure in controtendenza, incongruente o "euforica", dia una scossa al movimento atletico sotto il profilo mediatico, professionale e sviluppi un concreto inserimento nello sport agonistico atto ad intraprendere la possibilità, escludendo i gruppi militari che riescono ad andare avanti ed essere l'unica vera spinta dell'atletica, di un futuro per i giovani che non debbono scegliere se lavorare o correre o come talvolta accade anche nelle finali dei C.D.S. serie A o nelle migliori compagini atletiche di altri campionati di Società facciano un lavoro e poi nel ritaglio di tempo libero facciano atletica e debbano gareggiare e rincorrere premi ed ingaggi in quanto non vi è una struttora (come negli altri sport ai massimi livelli di campionato come può essere un settore assoluto ad es. di corsa campestre, di corsa in montagna o quello che più vi piace ...) che permetta di affrontare una vita agonistica con un'impegno diretto. (Alla fine dai media alle famiglie e dalle federazioni alle società passando per progetti quali il porogetto talento o Scuola deve essere in funzione di un bene comune che identifichi una via anche di remunerazione per un'attività sportiva, non voglio essere certo quello che parla di soldi o di ingaggi ma certamente di possibilità di poter lavorare per il fine comune che è la conoscenza, la partecipazione, l'intrattenimento-spettacolo ed il valore aggiunto lo scopo dell'impegno per uno sport, al pari degli altri, che deve certo essere premiato).

Questo riportato sotto è l'estratto della FIdal:

Un robusto pacchetto di cambiamenti a periodicità, norme, ma anche partecipazione ad alcune delle massime rassegne continentali (compresi i Campionati Europei assoluti), è stato approvato otto giorni fa a Malta, nel corso della 118esima riunione del Consiglio della EAA. Un complesso di decisioni che farà certamente discutere, ma che, nelle intenzioni dei membri dell'Associazione Europea rappresenta una prima, sostanziale risposta alla richiesta di rinnovamento più volte avanzata dai classici "soggetti terzi" - sempre meno tali, visti i tempi - dello sport moderno (per chiamarli con il loro nome: tv e sponsor). Punto primo: i Campionati Europei diventano biennali. A partire dal 2012, anno della prima edizione che seguirà questa cadenza, e che vedrà lo svolgimento della rassegna continentale circa un mese prima dei Giochi Olimpici di Londra. Si tratterà però di una edizione particolare: non si disputeranno le gare di marcia e maratona (visto che l'Olimpiade le avrà in programma solo quattro settimane dopo), e il programma vedrà i turni eliminatori concentrati nelle prime due delle cinque giornate di gare, con le finali da disputarsi nelle rimanenti (molto probabilmente in una successione di serate di durata contenuta, fatte su misura per i tempi televisivi). Una scelta difficile, che la EAA ha preso sulla base dell'indirizzo positivo pervenuto dalla EBU (l'Eurovisione, dettasi molto interessata ad acquisire i diritti della manifestazione bis) e dagli analisti di marketing consultati per l'occasione (diversi grandi sponsor sarebbero attratti da una manifestazione europea da disputarsi a ridosso dei Giochi). Resta ovviamente da comprendere come tutto questo possa conciliarsi con un calendario già contraddistinto da ritmi frenetici, e con le ovvie esigenze di preparazione degli atleti. Ma il dado è tratto: non è più il tempo dei "se" o dei "ma". Novità ancora più radicali sono previste per la vecchia, amata Coppa Europa, la cui formula, a partire dall'edizione 2009, risulterà a dir poco stravolta. La trasformazione porterà a quello che il Consiglio EAA ha già battezzato "Campionato Europeo a squadre", competizione che avrà il compito di presentare un volto nuovo - non necessariamente più bello - dell'atletica. Dodici le nazioni partecipanti (contro le otto attuali), che si confronteranno con squadre maschili e femminili a determinare un'unica classifica, su di un programma da lasciare a bocca aperta (ed i cui particolari sono ancora da definire, salvo le poche note riportate di seguito): nelle prove di mezzofondo (3000, 5000, 3000 siepi), si correrà ad eliminazione, nel senso che ad intervalli regolari (dopo un numero X di giri), l'ultimo (o gli ultimi X) a tagliare il traguardo, verranno defintivamente eliminati; nei salti in elevazione, si avrà a disposizione un numero X di prove, terminate le quali, non si potrà proseguire (anche quando il tentativo sull'ultima misura abbia dato esito positivo); nei salti in estensione e nei lanci, si seguirà un filo simile a quello del mezzofondo: dopo un numero X di prove, gli ultimi verranno eliminati, mentre nel "round" conclusivo (ultimi due salti, con i quattro atleti rimasti in gara) si ripartirà da zero, cancellando - ai soli fini della classifica - le misure già ottenute. Insomma, una rivoluzione. Che certamente farà gridare allo scandalo i puristi (categoria nella quale l'atletica, da sempre, vanta un primato inavvicinabile); ma che, con ogni probabilità, sortirà l'effetto di aumentare l'interesse da parte del pubblico, se non altro per l'effetto novità. In attesa di capire se la strada intrapresa sia quella giusta. O meno.

19 ottobre 2007

50° Trofeo Vanoni - Campionato Italiano di Staffetta di corsa in montagna

E’ spesso difficile, in occasione degli anniversari importanti, proporre qualcosa di veramente speciale, qualcosa di indimenticabile ed irripetibile. Il 50° Trofeo Vanoni riuscirà in questo arduo compito perché dal cilindro del G.S. CSI Morbegno IVC Rovagnati è uscita, proprio oggi, una di quelle sorprese che lasciano a bocca aperta. Al via di questa speciale edizione ci saranno i due campioni del mondo 2007 di corsa in montagna: l’italiano Marco De Gasperi nella gara maschile e la ceca Anna Pichrtova in quella femminile. Due campioni di indiscusso valore che sapranno dare un risalto ancora maggiore alla manifestazione. Al loro fianco una starting list veramente invidiabile: 150 squadre provenienti da tutta Italia, che si contenderanno il titolo italiano, e 8 rappresentative estere (Gran Bretagna, Galles, Francia, Slovenia, Svizzera, Repubblica Ceca, Polonia e, per la prima volta, Spagna). “Siamo veramente emozionati – ha confessato il vicepresidente del G.S. CSI Morbegno Gianpietro Bottà – capita raramente di veder gareggiare, nella stessa gara, i due campioni del mondo in carica. E’ un regalo che facciamo a tutta Morbegno e ai tantissimi appassionati che assisteranno a un Trofeo Vanoni indimenticabile. Marco De Gasperi non ha bisogno di presentazioni, in quanto tutti gli italiani ormai conoscono il bormino sei volte campione mondiale e detentore del record individuale del Trofeo Vanoni con l’eccezionale tempo di 28’45”, primo atleta ad essere sceso sotto il muro dei 29 minuti. Anna Pirchtova vive nella Repubblica Ceca ed è una delle più grandi atlete di sempre nella corsa in montagna; quest’anno, oltre al titolo iridato, ha vinto il Gran Prix WMRA e l’argento agli europei”. Parlando ancora degli stranieri, al via avremo anche la squadra spagnola che si è classificata 4ª agli europei (Vicente Capitan Peña, José Louis Capitan Peña e David Gonzalez Plaza), gli inglesi Ben Bardsley e Thomas Cornthwaite capeggiati dall’esperto Ian Holmes, i francesi Emmanuel Meyssat, Thierry Icart e Julien Rancon, quest’ultimo vincitore individuale del Trofeo Vanoni nel 2005, due staffette gallesi, una polacca (Daniel Wosik , Dariusz Zak, Tomasz Brzeski), una svizzera, una della repubblica ceca (Roman Skalsky, Richard Pleticha e Jan Havlicek) e due slovene, di cui una formata dai pioneri della corsa in montagna Franci Teraz e Lado Urh. A livello femminile, occhi puntati non solo sulla ceca Anna Pichrtova che correrà insieme a Barunka Kuncova, ma anche su Mary Wilkinson, 2ª l’anno scorso al Vanoni e recente vincitrice della Smarna Gora, in coppia con Janet McIver, sulle gallesi Andrea Roberts e Sara Kleeman, sulle spagnole Belen Perales Ruiz e Teresa Perz Fernandez. Non dimentichiamo che quest’anno, essendo il Trofeo Vanoni prova unica di campionato italiano di corsa in montagna a staffetta, anche la gara femminile sarà a staffetta, a 2 elementi, mentre quella maschile, come sempre, è a staffetta a 3 elementi. “Per quanto riguarda le squadre italiane, sicuramente al via la Forestale, che vuole riscattarsi dopo il secondo posto agli italiani a staffetta nel 2006, il G.S. Orecchiella Garfagnana, vincitrice del tricolore lo scorso anno a Malonno, con il campione italiano Marco Gaiardo, l’Atletica Valli Bergamasche, l’Atletica Valle Camonica, l’Aldo Moro Paluzza, l’Atletica Brugnera, solo per citarne alcune tra le più conosciute. Venerdì a mezzogiorno chiuderanno le iscrizioni – conclude Bottà – sapremo quindi esattamente quante saranno le squadre al via ed i nomi dei migliori atleti italiani in gara”.

IL PERCORSO: Per gli uomini 7250 metri con un dislivello di 500 ed il gran premio della montagna posto in località Arzo. Per le donne 5000 metri con un dislivello di 300 metri. Partenza e arrivo nella centralissima via Vanoni tra due ali entusiaste di folla, per poi salire lungo l’antica e ripida via Priula fino al Tempietto dei caduti. Imboccata la strada asfaltata verso Bema, il falsopiano permette agli atleti di tirare un po’ il fiato prima di inerpicarsi lungo il famigerato Dosso. A questo punto, le donne scendono verso i Bellini, mentre gli uomini continuano lungo la mulattiera che porta ad Arzo. Dalla frazione di Morbegno si scende lungo il bosco per arrivare ai Bellini e incrociare il percorso femminile. Si continua a scendere rapidamente passando di fianco al Tempietto e arrivando in piazza S. Antonio. Qui la parte finale di gara, la più emozionante, grazie all’incitamento del pubblico, ma anche la più difficile a causa della fatica accumulata. IL MINIVANONI: Non dimentichiamo però che oltre alle gare del settore assoluto, ci sarà anche il Minivanoni, gara nazionale di corsa in montagna per le categorie giovanili. Al via sono attesi circa 250 ragazzi. Le distanze previste sono le seguenti: Esordienti A 900 metri (nel centro storico di Morbegno) Ragazze 1200 metri (30 metri di dislivello) Ragazzi e cadette 1800 metri (70 metri di dislivello) Cadetti e allieve 2000 metri (100 metri di dislivello). Allievi 2800 metri (130 metri di dislivello). PROGRAMMA: Gli organizzatori, per questa 50ª edizione, non si sono certo risparmiati. Oltre al fitto programma di iniziative speciali e all’altissimo livello agonistico della manifestazione, grazie ad un ulteriore sforzo economico e all’interessamento dell’Associazione Nazionale Amici della corsa in montagna, sono riusciti a portare il Trofeo Vanoni sulle principali televisioni nazionali. La kermesse sarà trasmessa sulle emittenti locali Teleunica e Più Valli TV, la sintesi delle gare andrà invece in onda su Sky, Rai, Mediaset e La7. Una bella vetrina per la corsa in montagna e per la città di Morbegno. Programma. Oggi Ore 15 -17: Convegno internazionale “La corsa in montagna tra passato e presente e futuro” presso il Museo Civico in via Cortivacci, 2. Ore 16- 19: Consegne pettorali gara presso la sede sociale in via Vanoni, 2. Ore 17.30: Deposizione Corona al Monumento dei Caduti . Ore 18: S Messa nella Collegiata di S Giovanni Battista in suffragio di Ezio Vanoni, di Mons. Edoardo Danieli, dei Caduti del Battaglion Morbegno e degli amici, atleti e dirigenti scomparsi. Ore 20.30: Presentazione delle squadre partecipanti al 50° Trofeo Vanoni presso la palestra di Sant’Antonio. Domani. Ore 8 Inizio gare 30° Minivanoni. Ore 10.30 Partenza 24°Vanoni Femminile (campionato italiano di corsa in montagna a staffetta). Ore 10.30 Premiazioni Minivanoni. Ore 14 Partenza 50° Trofeo Ezio Vanoni (campionato italiano di corsa in montagna a staffetta). Ore 17.30 Premiazioni gara assoluta maschile e femminile presso la palestra in piazza S. Antonio. Maurizio Torri

La legge Levi-Prodi e la fine della Rete

Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.Il 99% chiuderebbe.Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”.Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico.(dal Blog di Beppe Grillo ..)
Domenica saremo (Ateltica Castello) impegnati nel Campionato Italiano di Staffetta trofeo Vanoni. Solitamente non corro la corsa in montagna, terreno che non mi si addice, in quanto le salite durano "troppo a lungo" ... speriamo che questa duri un pochino meno... e soprattutto abbiamo anche un tratto di discesa che sarà comunque molto ripida ed impegnativa. Guardando l'altrimetria ci aspetta (più per me che per gli altri componenti che sono abituati a questi tipi di trasferte) un tratto di salita che è veramente impegnativo con una salita che tocca punte di 25% (una mulattiera) ed una discesa altrettanto ripida. L'atletica castello schiererà due squadre a livello maschile: Di Vico-Mei-Santangelo e Giorgetti-Sequi-Panichi (in forse con Benelli).
I risultati dell'Atletica Castello di questa stagione iniziati non nei migliori dei modi in campestre (19° posto assoluto nel cross lungo che comunque riconferma la partecipazione di diritto alla società nel prossimo campionato italiano di cross lungo senza passare dalle qualificaizoni reginali) causa infortuni ha poi visto un'ottimo ritorno nel campionato di Società di 1/2 maratona con un'ottimo 6° posto. Per quest'anno il Trofeo Vanoni sarà l'ultima fatica della squadra che si preparerà per la prossima stagione di campestre.
Campionato Regionale di Società di Cross:
Cross lungo uomini 2° - Cross lungo donne 3° - Cross corto uomini 4°
Campionato Italiano di Società di Cross:
Cross lungo uomini 19° - Cross lungo donne 29° - Cross Corto 30°
Campionato Italiano di società di corsa su strada 1^ prova mt. 10.000
18° settore femminile - 30° settore maschile -
Campionato Italiano di corsa su strada 2^ prova 1/2 maratona
5° settore maschile
CdS Corsa in Montagna 1^ Prova PRO/SEN UOMINI
8° settore maschile
Campionato Italiano di Corsa in Montagna 2ª prova 6° settore maschile
IL SITO DEL TROFEO VANONI

Torna la grande atletica nel Biellese: giro di pettinengo

Torna la grande atletica nel Biellese. Il prossimo week end ospiterà uno degli avvenimenti storici del panorama internazionale delle corse su strada, il Giro podistico di Pettinengo che ormai come succede da 16 anni vivrà il “prologo” con le gare del sabato nel cuore di Biella. Passano gli anni, ormai sono 37 le edizione, e la gara continua a crescere, rinnovarsi e proporre pagine storiche per l’atletica. Quella di domenica sarà ancora una gara “mondiale”, soprattutto al femminile, come vuole la tradizione e la storia che ha consegnato in questi anni al pubblico oltre 100 medaglie tra olimpiche mondiali ed europee. Ma sarà anche la festa degli amatori, l’iscrizione gratuita ha fatto convogliare a Pettinengo ben 8 pulmann e dei giovani che grazie alla 1^ edizione del Trofeo delle Province porterà nuova linfa alle 9 gare del settore giovanile. Ma gli occhi saranno tutti per l’olandese, keniana di nascita Lornah Kiplagat capace domenica a Udine di conquistare il secondo titolo mondiale del 2007 (aveva vinto anche quello di cross in marzo a Mombasa) ma soprattutto di stabilire il nuovo primato del mondo della mezza maratona. Doveva venire già un’anno fa, ma ben per gli organizzatori che non sia venuta , così potranno presentare la neo campionessa del mondo fresca di record. Sarà a Pettinengo da giovedì, si allenerà sul tracciato della corsa e allo stadio di Biella e presenzierà alla cena e alle proiezioni organizzate dall’ amministrazione comunale di Pettinengo venerdì sera alle 19 a Villa Piazzo per ricordare i 36 anni della manifestazione. La prova femminile sarà una grande sfida che verterà sullo “stratosferico” scontro tra la neo primatista del mondo Lornah Kiplagat (Olanda) e l’australiana Benita Johnson che vinse il cross mondiale di Bruxelles nel 2004 e che finalmente giunge a Pettinengo dopo diversi “approcci” andati a vuoto. Nelle ultime ore è giunta la defezione dell’azzurra Anna Incerti (ha preferito…giustamente una gara/vacanza a Cipro) ma gli organizzatori si sono assicurati la presenza della grande/piccola keniana Margaret Okaio capace di vincere a Pettinengo nel 2002 ma soprattutto di far sue le maratone di New York, Boston e Milano, con lei altre 2 gazzelle degli altipiani Fridah Domongole (9^ ai mondiali di cross) e Beatrice Jepchumba In chiave italiana, la stagione imminente del cross (si parte l’11 novembre) la concomitanza con la maratona di Carpi e con il campionato italiano di staffetta di corsa in montagna ha tenuto al palo diverse azzurre. Ci saranno comunque le vincitri delle ultime 2 gare su strada dello scorso week end la padrona di casa Marzena Michalska (Fiamme Oro Padova) prima sabato a Martinengo e la trentina Eleonora Berlanda vincitrice a Rovereto poi le siepiste Emma Quaglia e Cecilia Sampietro e la stella locale reduce dai 2 titoli italiani allieve Valeria Roffino. Più incerta si presenta la gara maschile dove di certo sarà l’africa a farla da padrone. Sfumati alcuni ingaggi eccellenti, si era trattato anche l’eritro Tadesse, vincitore a Udine e del mondiale di cross, ma le richieste erano fuori portata, e del primatista del mondo della “mezza” Wanjru, rientrato in giappone dopo la gara deludente a Udine, i pronostici se li divideranno il campione uscente di Pettinengo 2006, Wilson Busienei (Uganda) , il Tanzaniano Samwel Shauri e i giovani talenti emergenti Habtamu Fikadu Awash (Etiopia) e Hillary Bii (Kenia) e i marocchini Brahim Taleb (finalista nei 3000 siepi a recenti mondiali di Osaka) Chatbi ( 3° alla 5 Mulini lo scorso marzo) e El Mouziz In chiave italiana , la stella sarà Daniele Meucci (2 titoli italiani a Padova quest’anno) che sarà accompagnato nella sfida impari con gli africani dai giovani Marco Salami, Simone Gariboldi, e dagli esperti Mostafà Errebbah ( secondo qualche anno fa a Pettinengo), Fabrizio Sutti e Lorenzo Lazzari. Sarà sicuramente un edizione all’altezza della storia della manifestazione come vuole la tradizione. L’edizione 2007 del Giro di Pettinengo si aprirà alle 9,30 con le prove giovanili, che vedrà il varo anche del Trofeo Giovanile delle Province , seguirà la gara amatori con in contemporanea la prova handibike . Le prove Clou si correranno alle 11,15 (Gara femminile) e 11,40 (Gara Maschile La 2 giorni atletica, però si lega ancor più all’Africa, protagonista dal 1990 sulle strade biellesi. Con lo Slogan “Diventa Portatore d’Acqua – Corriamo Insieme” e con la collaborazione delle associazioni umanitarie Pacefuturo e L.via i partecipanti alle gare e il pubblico contribuiranno alla realizzazione di un pozzo d’acqua in Burkina Faso, parecchie saranno le iniziative collaterali legate all’iniziativa fin dai giorni di vigilia. Toccherà comunque al Circuito Città di Biella aprire la 2 giorni di competizioni sabato pomeriggio sul tracciato attorno a Piazza del Duomo. Dalle 14,30 nell’ormai collaudato circuito (800 metri) in 3 ore si disputeranno 9 gare per un coinvolgimento di oltre 600 atleti. Saranno 100 le staffette delle scuole medie Inferiori e Superiori per un edizione che si annuncia ancora Record. Gare atipiche, spettacolari che coinvolgeranno anche amatori e disabili e Stars dell’atletica impegnate nel Miglio Maschile e Femminile, Di grande presa saranno come sempre le gare ad eliminazione “Ultimo Respiro ( Master,Over 60 e Star ) una singolare prova ad eliminazione che ha riscosso tanto successo e contribuirà a mantenere vivo l’interesse del pubblico. Un pool di sponsors di grande spessore consente la realizzazione di questo grandissimo evento trainati dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e a marchi importanti fedelissimi negli anni quali Biella Scarpe & Sport , Rammendatura Pontecervo, Groupama Assicurazioni, Impresa Edile Bonandini, Edilspe Incip, Costruzioni Edili 3 Effe , Tabaccheria Poletti, Sergent Major Biella, Termoidraulica Naccarato, Biverbanca ai quali si sono aggiunti in questa edizione Lauretana , Botalla Formaggi, Iper Gross e quale sponso tecnico, gradito rientro, la Fila. Anche l’edizione 2007 sarà una parata di campioni, una festa dell’atletica un manifestazione all’altezza dei grandi Meeting Internazionali, un evento a cui non sempre le istituzioni locali hanno riservato la giusta attenzione.

La Giudicante squalifica Meucci per 6 mesi

La Commissione giudicante nazionale, nella riunione svoltasi quest'oggi a Roma presso la sede federale, ha comminato sei mesi di squalifica all'atleta Daniele Meucci, e diciotto mesi di inibizione al dirigente Luigi Principato. Le motivazioni della sentenza saranno rese note nei prossimi giorni. La squalifica di Meucci, uno dei più promettenti giovani mezzofondisti azzurri (bronzo sia agli Europei di cross di San Giorgio su Legnano, sia agli Europei su pista di Debrecen, in entrambe le occasioni nelle prove riservate agli Under 23), è frutto di quanto accaduto immediatamente dopo la gara di Debrecen dello scorso luglio. Nell'occasione, l'azzurrino e il dirigente che lo segue nell'allenamento si resero protagonisti di comportamenti che la Giudicante ha scelto di sanzionare nel modo descritto in precedenza.

Fidal.it

17 ottobre 2007

LE SOFFERENZE DI ANTIBO

"La mia vita col piccolo male"di EUGENIO CAPODACQUA

SALVATORE ANTIBO

- Dal '91 non ha più potuto nasconderlo: soffriva di epilessia. E ha dovuto smettere di correre. Oggi, a 43 anni, Salvatore Antibo non è poi così diverso da quel "Totò" che faceva sognare gli appassionati di atletica. Ha solo l'aspetto un po' più paffutello. Le gote leggermente gonfie fanno risaltare meno quegli occhi scuri, incavati, spiritati, che lo avevano imposto, assieme alle sue volate lunghissime e rabbiose, all'attenzione degli amanti del mezzofondo e all'emozione del grande pubblico dell'atletica anni 80. Abito scuro, portamento austero, parlantina sciolta, solo un'ombra di emozione nella voce quando a Roma riceve ufficialmente dalle mani del ministro dei Beni Culturali, Urbani, la targa che gli attribuisce il vitalizio della legge Onesti: un riconoscimento giusto e meritato per un atleta come lui, che ha segnato la storia del mezzofondo italiano, di cui detiene ancora il prestigioso record dei 5.000 (13: 05: 59, nel luglio di ben quindici anni fa, a Bologna), e che è poi è stato duramente toccato dalla sorte. Ad uno dei pochi momenti in cui lo sport ritrova valori dimenticati, non potevano mancare (davanti alle telecamere) né il presidente del Coni Gianni Petrucci, né il segretario Pagnozzi e tantomeno il sottosegretario ai beni culturali Mario Pescante, ex presidente del Foro Italico che solidarizza, rivangando il suo passato (molto modesto, per la verità) da mezzofondista. "Ricevere questo riconoscimento - dice subito Antibo - mi cambia la vita. In questo momento provo la stessa emozione, la stessa gioia di quando correvo e vincevo. E' una cosa che non potrò mai dimenticare". Poi con modestia aggiunge: "Forse però c'erano altri atleti più meritevoli di me". Si tratta di pochi euro (17.000 l'anno), che giustamente Pescante definisce "una stretta di mano che ti dà il Paese". Ma non essere dimenticati da un mondo sportivo sempre più mercificato e senza cuore, non è poco di questi tempi. Antibo si scalda: "Sarò sincero: ce l'ho con il presidente Gola (il predecessore di Arese, l'attuale presidente della Fidal, n. d. r.) che per tanti anni si è dimenticato di me e di quello che ho fatto per l'atletica".
"Cosa faccio adesso? Il pensionato dello sport, giovane ma pensionato. Cosa posso fare? Un po' di corsa, e poi casa e famiglia. Nient'altro, perché il male mi impedisce tutto il resto". Nel suo ricchissimo palmares risultati di prestigio: 4º ai Giochi di Los Angeles ('84) nei 10.000; argento a Seul ('88); oro nei 5.000 e nei 10.000 agli Europei di Spalato (1990); 1º in Coppa del mondo (10.000/1989); due ori un argento e un bronzo in Coppa Europa sempre nel mezzofondo. Dopo una carriera da campione arrivò quella maledetta finale dei mondiali di Tokyo del '91, quando un'improvvisa crisi lo fece inspiegabilmente scivolare in ultima posizione, da grande favorito della vigilia. A quel punto il "piccolo male", tenuto abilmente nascosto da tutto l'ambiente, divenne troppo evidente per essere negato ancora. E per Totò cominciò il calvario, i tentativi inutili di continuare, fino all'abbandono, un paio di stagioni appresso. "Come mi è venuto? Forse un incidente in auto da bambino", spiega. A quattro anni Antibo venne investito da un'auto subendo un trauma cranico gravissimo. "All'inizio sembrava un piccolo problema, ci convivevo facilmente; poi con un secondo incidente d'auto tutto si è aggravato; ora viaggio con sei-sette medicine al giorno, non guido più; non posso mai stare da solo, la crisi può arrivare in ogni momento. Mi sarei potuto operare, ma proprio quando avevo deciso, il professore che avrebbe dovuto fare l'intervento, morì. L'ho interpretato come un segno del destino. Mi resta la corsa. Corro tutti i giorni. Vado con gli amici, perché da solo non posso. Poi a casa a dedicarmi ai miei due figli". Sulle origine della sua epilessia sono state fatte tante ipotesi e anche pesanti insinuazioni. Gli anni dei suoi successi erano quelli dell'emotrasfusione selvaggia, come ammise all'epoca lo stesso Cova, asso di punta del mezzofondo azzurro. "Io non so se lui l'abbia fatta. So solo che io non ho mai fatto nulla", puntualizza Antibo. Pur sgraziato nella corsa, secondo i tecnici, aveva un grandissimo talento. Passa ancora per essere stato l'ultimo europeo bianco capace di battere i neri d'Africa. "E adesso l'Europa nel mezzofondo non c'è più, io però ho una grandissima ammirazione per gli africani. Il doping? I sospetti? Non ci credo. Loro sono l'essenza del talento nella corsa: sanno ancora soffrire per allenarsi duramente".
(10 marzo 2005)

CHI ERA SALVATORE ANTIBO.....

L'ULTIMO ATLETA BIANCO ........

Nato ad Altofonte (PA) il 7 febbraio 1962.
Alto 1.70 per 52 kg di peso. Allenatore: Gaspare Polizzi. Presenze in Nazionale: 33. Campione europeo dei 5000 e 10000 metri nel 1990.
Ha praticato il calcio fino alla fine della scuola media, ha conosciuto Gaspare Polizzi a 17 anni e il sodalizio non si è più infranto. Con risultati già eccellenti da junior (per l’argento agli Europei juniores ricevette un premio di Lire 700.000), all’ ingresso nella categoria seniores ha raggiunto subito livelli eccellenti, ma ha preso consapevolezza della sua forza solo con il risultato ottenuto ai Giochi Olimpici di Seul. Così nel 1989/90 è stato il miglior fondista del mondo, l’ultimo europeo a dominare prima che gli africani prendessero definitivamente in mano la situazione. Dal 1991 ha sofferto di una forma di epilessia che già lo aveva colpito da giovanissimo.

Curriculum Titoli italiani : nessuno

Giochi Olimpici : elimin. sf/1984 5000, 4/1984 10000, elimin. sf/1988 5000, 2/1988 10000, 16/1992 5000, 4/1992 10000

Campionati Mondiali : 13/1983 5000, 16/1987 10000, 20/1991 10000
Campionati Europei : 6/1982 10000, 10/1986 5000, 3/1986 10000, 1/1990 5000, 1/1990 10000
Campionati Europei juniores : 2/1981 5000 Coppa del Mondo : 1/1989 10000 Coppa Europa : 3/1987 5000, 2/1987 10000, 1/1989 5000, 1/1991 5000

Performances 5000 metri/5000m personal best 13:05.59 (1)Bologna 18-7-90 13:10.08 (2)Roma 9-6-92 13:10.10 (2)Roma 17-7-91 13:12.99 (1)Formia 7-7-90 13:13.66 (1)Stoccolma 3-7-91 13:14.30 (1)Grosseto 10-8-89 13:15.76 (3)Rieti 6-9-92 13:16.1 (1)Palermo 5-9-88 13:16.17 (1)Palermo 18-8-90 13:17.03 (2)Rieti 3-9-89
Performances 10000 metri/10000m personal best 27:16.50 (1)Helsnki 29-6-89 27:23.55 (2)Seul 26-9-88 27:24.55 (2)Oslo 6-7-91 27:24.79 (2)Oslo 2-7-88 27:25.16 (1)Oslo 14-7-90 27:27.66 (1)Bruxelles 25-8-89 27:39.52 (3)Oslo 5-7-86 27:41.27 (1)Spalato 27-8-90 27:48.02 (2)Firenze 13-6-84 27:48.6 (1)Palermo 10-9-92

Domenica Trofeo Vanoni ... anche l'Atletica Castello

Domenica saremo (Ateltica Castello) impegnati nel Campionato Italiano di Staffetta trofeo Vanoni. Solitamente non corro la corsa in montagna, terreno che non mi si addice, in quanto le salite durano "troppo a lungo" ... speriamo che questa duri un pochino meno... e soprattutto abbiamo anche un tratto di discesa che sarà comunque molto ripida ed impegnativa. Guardando l'altrimetria ci aspetta (più per me che per gli altri componenti che sono abituati a questi tipi di trasferte) un tratto di salita che è veramente impegnativo con una salita che tocca punte di 25% (una mulattiera) ed una discesa altrettanto ripida.

L'atletica castello schiererà due squadre a livello maschile: Di Vico-Mei-Santangelo e Giorgetti-Sequi-Panichi (in forse con Benelli).




I risultati dell'Atletica Castello di questa stagione iniziati non nei migliori dei modi in campestre (19° posto assoluto nel cross lungo che comunque riconferma la partecipazione di diritto alla società nel prossimo campionato italiano di cross lungo senza passare dalle qualificaizoni reginali) causa infortuni ha poi visto un'ottimo ritorno nel campionato di Società di 1/2 maratona con un'ottimo 6° posto. Per quest'anno il Trofeo Vanoni sarà l'ultima fatica della squadra che si preparerà per la prossima stagione di campestre.


Campionato Regionale di Società di Cross:


Cross lungo uomini 2° - Cross lungo donne 3° - Cross corto uomini 4°


Campionato Italiano di Società di Cross:


Cross lungo uomini 19° - Cross lungo donne 29° - Cross Corto 30°


Campionato Italiano di società di corsa su strada 1^ prova mt. 10.000

18° settore femminile - 30° settore maschile -

Campionato Italiano di corsa su strada 2^ prova 1/2 maratona

5° settore maschile


CdS Corsa in Montagna 1^ Prova PRO/SEN UOMINI

8° settore maschile


Campionato Italiano di Corsa in Montagna 2ª prova

6° settore maschile

IL SITO DEL TROFEO VANONI

16 ottobre 2007

Domenica a Morbegno il 50. Trofeo Vanoni

Il Campionato Italiano di staffette di corsa in montagna che si correrà domenica a Morbegno avrà un valore speciale, in quanto coinciderà (sarà anzi un modo per celebrare degnamente l’evento) con la cinquantesima edizione del Trofeo Vanoni, una delle manifestazioni di corsa in montagna più cariche di storia. Per gli organizzatori del Csi Morbegno è l’occasione per rivivere mezzo secolo di vita, attraverso il quale è passata tutta la storia della corsa in montagna italiana e non solo. La scelta di posizionare la manifestazione nella seconda metà di ottobre ad esempio non è casuale: nata come necessità visto che quando il Csi scelse di allestire la gara le domeniche erano quasi tutte occupate, il Trofeo Vanoni ha via via acquistato il particolare fascino di evento conclusivo della stagione, una sorta d’incontro per rivivere gioie e dolori (invero abbastanza pochi visti i fasti della specialità…) dell’anno agonistico. Per celebrare nella maniera migliore il cinquantenario del Trofeo Vanoni, il dirigente-organizzatore Attilio Speziale ha pensato bene di allestire una staffetta del tutto particolare: 16 atleti storici del Csi Morbegno, molti dei quali presenti alla prima edizione del Trofeo, si riuniranno per costituire una staffetta eccezionale che percorrerà dandosi regolarmente il cambio parte del percorso della gara tricolore di domenica, indossando le canottiere originali della prima edizione della corsa e passandosi lo stesso testimone di cinque decenni orsono, ossia un numero di cartoncino plastificato attaccato ad una corda da infilare al collo. E’ giusto ricordare i protagonisti, di ieri come oggi: Diego Corti, Luigi Ronconi, Vittorio Fiorelli, Giordano Tonelli, Pierangelo Del Barba, Sergio Strigiotti, Eugenio Del Nero, Giuliano Corti, Lorenzo Meraviglia, Ermanno Ricciardini, Aldo Busi, Franco Milivinti, Domenico Zampatti, Felice Bottani, Tarcisio Del Nero, Romano Rapella, Edoardo Scarinzi e Attilio Speziale. Le gare del Campionato Italiano si svolgeranno per le prove maschili su un percorso di 7.250 metri con un dislivello di 500 metri tra partenza e culmine, dei quali solamente 1.000 metri saranno su asfalto. Per le donne gara su 5km con 300 metri di dislivello. Il via alle ore 10,30 con le staffette femminili da Via Vanoni, alle 14,00 la partenza delle staffette maschili.

2° CHALLANGE PANCHE-CASTELLO


15 ottobre 2007

UDINE VINCE LA SFIDA MONDIALE

L'evento sportivo ha stregato il Friuli e tutti gli oltre 15.000 ospiti presenti. Pubblico, bimbi, volontari, sportivi e non addetti ai lavori festeggiano la città e una giornata da inserire nell'album dei ricordi più belli. Successo per la Mass Race con circa 1.200 partecipanti e un ospite d'eccezione: Alberto Juantorena. Podio più alto per Zersenay Tadesse e Lornah Kiplagat che bissano il successo di Debrecen 2006. Udine ce l'ha fatta. Ci ha creduto, impegnando risorse economiche e umane e ha tagliato il traguardo organizzativo dei Mondiali di corsa su strada, annoverando anche un record. L'evento sportivo si aggiunge così alla nutrita lista dei successi che il Friuli può vantare. Dopo l'antipasto delle iniziative parallele Iaaf Kids, dedicate agli sportivi in erba, e Mass Race, che ha permesso agli amanti della corsa di inaugurare il percorso mondiale, è stato servito il piatto forte con le gare iridate alla rincorsa del cronometro. La cerimonia inaugurale, arricchita da elementi nuovi nel protocollo stabilito dalla Federazione internazionale di atletica, ha visto nella scaletta l'esibizione del gruppo folcloristico Chino Ermacora di Tarcento, a seguire la Fanfara Julia accompagnata dai bambini e l'ingresso delle nazioni partecipanti. Ha aperto la sfilata l'Australia, in coda, in qualità di paese ospitante, l'Italia. L'inno italiano ha scaldato i cuori e introdotto i discorsi delle personalità presenti. Il presidente della Fidal nazionale Franco Arese, a seguire Jean Poczobut in rappresentanza della Iaaf e quindi il presidente del LOC Enrico Bertossi. "L'Italia – ha esordito Franco Arese - tiene molto a questa manifestazione mondiale, sia per la sua sempre più attuale vocazione cosmopolita, sia per l'autentico boom della specialità nell'ultimo decennio. Non vi è zona del nostro paese che non ospiti una degna manifestazione di Corsa su Strada. Sono grato perciò all'Associazione Internazionale delle Federazioni di Atletica, la IAAF, per aver scelto ancora una volta il nostro Paese quale sede di una Campionato così prestigioso. Dobbiamo essere grati alla Regione Friuli Venezia Giulia, al Comune di Udine ed agli Sponsor, per la scelta illuminata di dare pieno sostegno al sogno del Comitato Organizzatore, adesso magnifica realtà, permettendo così alle delegazioni nazionali di essere 'ospiti di gente unica'". Di seguito è intervenuto Jean Poczobut: "La città di Udine è riconosciuta come un luogo ideale per le corse su strada. Vorrei ringraziare la Federazione Italiana per la sua disponibilità nell'organizzare con regolarità competizioni internazionali di atletica. Siamo venuti spesso in Italia, molto recentemente a Grosseto per una eccellente edizione dei nostri Campionati Mondiali Junior. Sono felice di notare ancora una volta che questa disponibilità venga confermata qui a Udine, con il fondamentale supporto delle autorità cittadine e regionali. Supporto senza il quale questo evento non esisterebbe". "Quando presentammo la candidatura di Udine – ha detto nel suo discorso il presidente del comitato organizzatore locale e assessore regionale alle attività produttive - a ospitare i campionati del mondo di corsa su strada, eravamo ben consci della responsabilità a cui eravamo chiamati. Sin dal momento in cui la Iaaf ci assegnò ufficialmente l'evento abbiamo lavorato per creare una cornice degna di questa grande manifestazione. Ora siamo lieti di poter esprimere tutto il nostro orgoglio per aver portato a Udine un avvenimento mondiale. Un risultato centrato grazie anche ai forti investimenti che la Regione ha messo in campo per garantire le strutture necessarie a ospitare eventi di questa portata. Questi Mondiali si inseriscono in un percorso che ha già avuto momenti importanti: gli Eyof, le gare di Coppa del mondo di sci di Tarvisio, la tappa più importante del Giro d'Italia 2007. Eventi che costituiscono al tempo stesso vetrine privilegiate per mostrare le bellezze del nostro territorio e biglietti da visita per ambire ad altri grandi avvenimenti sportivi". Con queste parole Enrico Bertossi ha aperto ufficialmente i Campionati mondiali. Dopo i discorsi ufficiali gli occhi hanno puntato verso il cielo per godere lo spettacolo degli atterraggi di precisione dell'Aviolancio della Folgore. La diretta televisiva su Raitre della gara maschile, partire dalle 10.25, ha messo Udine sotto i riflettori e ha visto bissare il trionfo del 2006 di Zersenay Tadesse. Alle 12 è stata la volta della partenza femminile che ha messo sul podio dei record, per il secondo anno consecutivo, Lornah Kiplagat. La nota colorata e di spettacolo delle premiazioni, che si sono tenute verso le 14 (nonostante il piccolo incidente che ha visto trasmettere l'inno errato dell'Eritrea, ndr), è stata seguita da un pubblico numeroso e partecipativo. Oltre 15 mila persone, famiglie, grandi e piccini, hanno visto Udine vestire l'abito da sera per regalare agli ospiti un evento unico al quale hanno partecipato con calore. "Difficile trovare in Europa un entusiasmo come quello riscontrato a Udine", parola di Marco Sicari addetto stampa della Federazione italiana di atletica. Tra le personalità presenti, oltre ai vicepresidenti del Loc il sindaco Sergio Cecotti e il presidente dell'Associazione Maratonina Udinese Paolo Bordon, il vicesindaco Vincenzo Martines e il rettore Furio Honsell. La giornata di full immersion sportivo è stata arricchita delle performance delle federazioni che si sono cimentate nelle varie discipline trasformando il circuito mondiale in una vetrina dello sport. Durante la cerimonia di chiusura il testimone è stato passato dall'Italia al Brasile, prossima nazione che ospiterà i Mondiali di corsa su strada. La bandiera è stata consegnata dal presidente del Loc, Enrico Bertossi, al sindaco Sergio Cecotti, quindi alla Fidal, alla Iaaf e infine al rappresentante di Rio de Janeiro. Udine saluta così un evento che annovera tra i ricordi più belli dell'olimpo sportivo.

Kiplagat record a Udine, Italia dignitosa

Un record del mondo (al femminile) e due record continentali (al maschile) hanno contraddistinto la seconda edizione del Campionato del Mondo di corsa su strada, andata in scena questa mattina sulle strade di Udine. A stabilire il limite assoluto è stata la favorita della vigilia, l'olandese di origine keniana Lornah Kiplagat, che ha corso la distanza di mezza maratona (km 21,097) in 1h06:25, migliorando di 19 secondi il limite precedente, 1h08.44, realizzato dalla sudafricana Elana Meyer a Tokyo il 15 gennaio 1999. Per la Kiplagat, anche la soddisfazione del record - di passaggio - sulla poco frequentata distanza dei 20km, portato a 1h02:57 (precedente, 1h03:21 della stessa olandese, stabilito lo scorso anno a Debrecen, in occasione della prima edizione della manifestazione). Gara senza storia: Kiplagat in testa dall'inizio alla fine, con tutte le altre a tentare (inutilmente) di opporre una qualche forma di resistenza. A completare il podio individuale al femminile, le keniane Mary Jepkosgey Keitany (1h06:48, unica a rimanere in scia alla scatenata olandese fino ai chilometri conclusivi) e Pamela Chepchumba (1h08:06). Pronostico rispettato anche in campo maschile, con la vittoria del campione uscente, l'eritreo Zersenay Tadesse, primo in 58:59 (record dei campionati e quarta prestazione mondiale all-time). Per Tadesse, il successo è arivato allo sprint, dopo una prova comunque tutta di testa, nella quale ha per lungo tempo dato la sensazione di poter migliorare il primato del mondo (58:33 del keniano Wanjiru, solo cinquantunesimo oggi). L'eritreo ha condotto la danza dal quinto chilometro, facendo segnare intermedi eccezionali (27:35 ai 10, 41:34 ai 15); quando però, a tre quarti di gara, si è reso conto di aver reso il compito degli inseguitori fin troppo facile, Tadesse - memore della lezione subita a Osaka - ha lasciato cadere il ritmo, riservando le energie per il finale. Sul podio anche in questo caso due keniani: Patrick Musyoki (59:02, quinto crono alltime), ed Evans Cheruiyot (59:05, sesto di sempre). In totale, a dimostrazione di quanto forte si sia corso, ben sette uomini hanno infranto il muro dell'ora, con i record continentali del brasiliano Marilson Dos Santos (59:33, un brutto cliente per Baldini a New York il 4 novembre prossimo) e del giapponese Sato (1h00:25). Per gli azzurri prestazioni tutto sommato non disprezzabili. Tra gli uomini trentaduesimo posto per Ruggero Pertile (lo rivedremo a New York con Baldini), con il personale di 1h02:17 nonostante la brutta caduta in avvio che ha coinvolto anche Ottavio Andriani. Quarantunesimo posto per Daniele Caimmi (1h02:57), e quarantanovesimo per Giovanni Ruggiero (1h03:25); il già citato Andriani, che ha corso con ferite sulle gambe e sul volto, ha finito da 56esimo in 1h03:54, mentre si è ritirato intorno al 15esimo chilometro Denis Curzi. In partenza, per entrare nel dettaglio dell'incidente, Andriani, spinto da dietro, è finito a terra, coinvolgendo Pertile nella caduta; entrambi sono stati calpestati (non per modo di dire) dagli altri partenti, con il pugliese che ha avuto la peggio (vedi foto). Probabilmente sarebbe bastato uno start di maggiore ampiezza per evitare problemi decisamente prevedibili. Undicesimo posto per l'Italia nella classifica a squadre (podio con Kenya, Eritrea ed Etiopia nell'ordine), in ogni caso il migliore di una formazione europea. Tra le ragazze, ventitreesimo posto per Anna Incerti in 1h11:09, ventiquattresimo per Vincenza Sicari (personale portato a 1h11:12), trentesimo per la sorpresa Claudia Pinna (bravissima a chiudere in 1h12:44, anche per lei primato personale); trentottesima piazza per Renate Rungger (1h13:10), mentre si è ritirata nell'ultimo dei tre giri di gara Fatna Maraoui. Settime le azzurre, con le medaglie di squadra finite a Kenya, Etiopia e Giappone.

12 ottobre 2007

Udine, domani presentazione con Arese

Il presidente fererale Franco Arese interverrà domani mattina a Udine (ore 11.30, Salone Parlamento del Castello) alla conferenza stampa di presentazione del Campionato del Mondo di corsa su strada, manifestazione in programma sulle strade della città friulana (percorso di mezza maratona, 21,097 km) domenica mattina. Con Arese, il segretario generale della IAAF, Pierre Weiss, il presidente del COL Enrico Bertossi e una rappresentanza dei migliori atleti iscritti alla rassegna iridata: l'olandese di orgine kaniana Lornah Kiplagat (campionessa del mondo in carica sia di corsa su strada che di cross), il keniano Samuel Wanjiru (il primatista del mondo di mezza maratona) e l'eritreo Zersenay Tadesse (come la Kiplagat, detenotre dei titoli sia di mezza maratona che di corsa su strada). All'incontro con la stampa prenderà parte anche l'intera squadra italiana, accompagnata dal responsabile tecnico del settore maratona Lucio Gigliotti. Domenica, le gare del campionato, secondo questo programma: ore 10.30, prova maschile; ore 12, prova femminile. La gara uomini verrà trasmessa in diretta da Rai Tre, mentre una differita di entrambe le competizioni sarà trasmessa da Rai Sport Satellite a partire dalle ore 14.30. LA SQUADRA ITALIANA Uomini Ottaviano Andriani (Fiamme Oro) Daniele Caimmi (Fiamme Gialle) Denis Curzi (Carabinieri) Ruggero Pertile (Assindustria Sport Padova) Giovanni Ruggiero (Forestale) Donne Anna Incerti (Fiamme Azzurre) Fatna Maraoui (Cover Sportiva Mapei) Claudia Pinna (Cus Cagliari) Renate Rungger (Jaky Tech Apuana) Vincenza Sicari (Esercito) PREMI IN DENARO (in dollari USA)

Individuale 1- 30,000 2 - 15,000 3 - 10,000 4 - 7000 5 - 5000 6 - 3000

A squadre 1 - 15,000 2 - 12,000 3 - 9000 4 - 7500 5 - 6000 6 - 3000

Bonus per il record del mondo $50,000.

CONFERMATO BALDINI PUNTA A NEW YORK

Stefano Baldini alla maratona di New York il 4 novembre L'annuncio è stato fatto in una conferenza stampa a Milano, dove Baldini è apparso con il presidente della New York Road Runners consiglio di amministrazione, George Hirsch. Baldini dovrà affrontare una manciata di ex campioni di New York, tra cui precedentemente annunciato Marilson Gomes dos Santos del Brasile (2006), Hendrick Ronald del Sud Africa (2004), e kenioti Martin Lel (2003) e Rodgers Rop (2002). "New York vanta un albo d'onore scintillante di campioni italiani, tra cui Orlando Pizzolato, Gianni Poli, e Giacomo Leone, e sappiamo quanto Stefano non vuole che la sua carriera d'oro, finisca senza che il suo nome venga aggiunto alla lista," ha detto Wittenberg. del consiglio della maratona di New York.
Questi i risultati di Stefano, nella maratona della grande mela.
1996 ritirato
1997 3 posto in 2:09:31
2002 5 posto in 2:09:12
2006 6 posto in 2:11:33

10 ottobre 2007

Gigliotti: "A Udine puntiamo sulla squadra"

Forse lui stesso non ricorda più da quanto tempo sia in groppa alla tigre della maratona italiana. Anni, lustri, ormai decenni (nel 2008 ricorrerà il ventennale della vittoria del suo primo campione olimpico, Gelindo Bordin, oro a Seul 1988). Quella di Luciano (in arte Lucio) Gigliotti è la voce dell’esperienza, del guerriero che tante battaglie ha vissuto e – quasi – altrettante ha vinto. Il "Vate" della corsa di resistenza tricolore. Uomo che pur non amando i pronostici, tirato per i capelli (nessuna ironia, per piacere) si presta al gioco di fare le carte alla squadra azzurra che domenica, a Udine, affronterà l’impegno con il Mondiale di mezza maratona. Allora, caro Maestro, come siamo messi? Beh, ad essere sinceri non è che le condizioni siano tali da indurre al lancio di proclami: lì davanti sarà un’altra gara, meglio non farsi illusioni. Ma abbiamo comunque allestito una squadra in grado di fare una figura dignitosa, di battersi sul livello delle migliori europee. Meglio le donne o gli uomini? Direi forse un pizzico più competitive le donne, ovviamente sempre parlando in termini di squadra; la corsa maschile, con il gruppo di keniani iscritti, appare al limite del proibitivo. Tra le nostre ragazze, più di una sembra in grado di correre tra 1h10 e 1h11, ovviamente a patto che le condizioni climatiche non siano avverse, né in un senso (pioggia) né nell’altro (caldo-umido, vedi quello che è successo domenica scorsa a Chicago). La Incerti sembra la più accreditata. In effetti è quella che meglio ha fatto in questa stagione, con il diciassettesimo posto nella maratona di Osaka. E’ un po’ in debito di energie, ma ha risposto con entusiasmo alla convocazione, e questo le fa onore. Io direi che possono far bene anche Rungger, Sicari, Maraoui, e poi sono curioso di vedere la Pinna, che è un po’ la novità del gruppo. In campo maschile la formazione azzurra appare molto omogenea. O no? Diciamo che tutti e cinque sono potenzialmente in grado di correre tra 62 e 63 minuti, sempre parlando di una prova in condizioni ambientali favorevoli. L’obiettivo non può che essere quello di piazzarsi nella classifica a squadre, perché, come detto, in testa suoneranno un’altra musica. Il Kenya mi sembra complessivamente di un altro livello, ma per la gara individuale sono diversi quelli in grado di lottare per la vittoria. Vediamo cosa farà questo Wanjiru, che tra l’altro dovrebbe correre anche a New York. Ha citato New York. Impossibile non parlare allora di Stefano Baldini, il suo secondo campione olimpico di maratona. Come sta? E’ in buone condizioni. A mio parere, a New York dovrà interpretare una gara d’attesa, cercando di chiudere intorno alle 2 ore e 10, tempo che gli permetterebbe di rilanciarsi in vista del 2008, l’anno in cui si presenterà all’Olimpiade da campione in carica. Ma proprio non era possibile farlo correre anche a Udine? Ne abbiamo parlato a lungo: io ero dell’opinione che Stefano potesse esserci per dare un contributo alla squadra, valendo certamente un tempo inferiore ai 62 minuti. Ma bisogna capire lo spirito del campione, dell’uomo che porta sulle spalle il titolo olimpico, il blasone di una grandissima carriera: uno come lui non può accettare in partenza di prendere – come potenzialmente sarebbe potuto accadere – tre minuti dai primi. E alla fine è giusto che a decidere sia soprattutto l’atleta, e che le sue decisioni siano rispettate. Cambiamo discorso, allora. Il momento di flessione della maratona italiana, è o no una crisi? No, io non credo che si tratti di una crisi. Siamo piuttosto incamminati verso la fine di un ciclo. E non sono io a dirlo, lo dicono i dati anagrafici dei nostri migliori atleti. Il leader di questo gruppo va verso i 37 anni, e chi lo segue ha abbondantemente superato i trenta. Piuttosto, personalmente sono più preoccupato dal “dopo”. Ovvero? C’è una specie di buco, guardando il nostro movimento, nella fascia tra i venti e i trenta anni d’età: soffriamo la mancanza di specialisti della corsa di resistenza lungo tutta questo decennio, soprattutto sul versante della strada. I giovani non vanno più volentieri verso l’endurance, dobbiamo chiederci perché, e che cosa fare. Ma il panorama è davvero così depresso? Rispondo con dati concreti, partendo dalla pista. Il miglior italiano del 2006 nei 10000 metri è stato Daniele Meucci, un buon atleta che però, nel corso di quest’anno, pur facendo cose discrete, non si è migliorato da un punto di vista cronometrico. Sono segnali che vanno interpretati. In che senso? Io dico, e stavolta in senso generale: è giusto continuare a lavorare in pista, far crescere la “potenza” degli atleti, dote che può essere utile anche in seguito, qualunque sia lo sviluppo del percorso agonistico. Ma poi, se si sceglie di passare alla strada, non bisogna attendere troppo prima di farlo. Chi ha scelto la maratona a fine carriera, o molto in là con gli anni, ha trovato difficoltà ad affermarsi, pur in presenza di doti indiscutibili. Un nome su tutti: Francesco Panetta, campione eccezionale in pista, anche nei 10000 metri, ma mai capace di sfondare in maratona. E tanti, in anni recenti, hanno fatto grandi cose sulle lunghe distanze anche da giovanissimi. Altri nomi di atleti potenzialmente in grado di esprimersi su strada? Andrea Lalli, per esempio. O Silvia Weissteiner. Nel caso di quest’ultima, benissimo che continui in pista, dove sta raccogliendo ottimi risultati. Ma se ha in animo di correre la maratona, dopo Pechino è bene che scelga definitivamente. Marco Sicari
(Tratto da Fidal.it)

Fidal Trentino Magazine

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MARATONA DELLA CITTA’ DI ROMA 2008: BONUS PER OLTRE 1 MILIONE DI EURO

MARATONA DELLA CITTA’ DI ROMA 2008:
BONUS PER OLTRE 1 MILIONE DI EURO
Jackpot da 500.000 euro in caso di primato mondiale.

La notizia è di quelle col botto! Per la Maratona della Città di Roma del 16 marzo 2008 il Comitato organizzatore ha ufficializzato l’assegnazione di un “jackpot” di 500.000 euro, 250.000 per l’uomo e altrettanti per la donna, in caso di migliore prestazione mondiale sulla distanza. Impresa di non poco conto, ma la lista dei bonus in denaro stanziata per la prossima maratona di Roma non si limita a questo. In totale sono stati messi in palio dagli organizzatori 750.000 euro solo per abbattimento di alcuni limiti temporali, non solo mondiali. In caso di nuovo primato italiano, il montepremi è di 150.000 euro (75.000 sia per l’uomo sia per la donna). In caso di migliore prestazione su suolo italiano in palio 100.000 euro (50.000 sia per l’uomo sia per la donna).

Altri 150.000 euro di bonus sono stati annunciati per prestazioni temporali di rilievo. Chi abbatterà il primato della prova capitolina (2:08.02 maschile, 2:25.07 femminile) riceverà un bonus da 25.000 euro; 20.000 per prestazioni inferiori a 2:08.30 (uomini) e 2:26.00 (donne) e così via fino ai 5.000 euro di bonus per chi scende sotto le 2:10.00 (uomini) e 2:29.00 (donne). Considerate le statistiche delle ultime edizioni della Maratona della Città di Roma, dove più di un atleta è sceso sotto queste soglie temporali, i bonus distribuiti potrebbero superare il milione di euro.

Presentata la STRACASTELNUOVO

E' stata presentata nella sala riunioni della Comunità Montana della Garfagnana la 4^ edizione della STRACASTELNUOVO gara a circuito che si svolgerà sabato 1 dicembre 2007 a Castelnuovo Garfagnana in provincia di Lucca.Il G.p. Parco Alpi Apuane organizzerà la manifestazione e sicuramente avrà in questa edizione la sua formula definitiva. Ritrovo alle ore 14 presso la sala Suffredini del comune di Castelnuovo Garfagnana e inizio partenze delle gare alle ore 15.30. Nella bellissima e calda piazza Umberto, definita da molti podisti il salotto della Garfagnana. partiranno e arriveranno tutte le gare. Il percorso di un km attraverserà il centro storico di Castelnuovo Garfagnana con suggestivi passaggi all'interno e all'esterno della famosa Rocca Ariostesca con le sue mura recentemente rimesse a nuovo dal Comune Garfagnino.

Questo l'intenso programma:ore15,3O 1^ partenza esordienti C anno 2000 e oltre 300 metri2^ partenza esordienti B anno 1998/1999 500 metri3^ partenza esordienti A anno 1996/1997 800 metri4^ partenza ragazzi anno 1994/1995 1000 metri5^ partenza ragazzi anno 1992/1993 1500 metriore 16,15 gara competitiva aperta a tutti km 6,060 (6 giri)ore 17,15 gara a invito maschile km 8,080 ( 8 giri)ore 18 Premiazioni finali
Nel corso delle premiazioni ci sarà anche la premiazione del CORRERE IN GARFAGNANA 2007 - 1^ trofeo PONTI NEL TEMPO. La classifica parziale vede in testa a una gara dalla conclusione NELLO DEL CORSO nella categoria uomini, Emma Iozzelli nella categoria femminile e Simi Claudio nella categoria veterani. Vengono premiati i primi 5 atleti assoluti maschili, le prime 5 donne, i primi 5 veterani, i primi 3 argento e le prime 3 società con maggior numero di iscritti alle gare.Nell'albo d'oro della manifestazione della STRACASTELNUOVO troviamo nella classifica assoluti uomini per ben tre volte il forte atleta keniano Philemon Kipkering mentre in quella femminile la prima edizione fu vinta da Flavia Gaviglio e le altre due dalla nazionale Gloria Marconi.
Sicuramente anche quest'anno il G.P. Parco Alpi Apuane cercherà di allestire al meglio l'evento e di concludere in maniera trionfale l'intensa stagione 2007 che partendo dal trofeo Melograno dell'aprile scorso e arrivando a Castelnuovo nel dicembre ha organizzato ben 11 gare nella bellisima Garfagnana.
Graziano Poli

09 ottobre 2007

Kaouch sospeso due anniI

Marocchino Kaouch sospeso due anni.
Il mezzofondista positivo all'Epo dopo Golden Gala a Roma(ANSA) - RABAT, 9 OTT - Il mezzofondista marocchino Adil Kaouch, 28 anni, e' stato sospeso per due anni dalla sua federazione perche' risultato positivo all'Epo. Il controllo era stato eseguito lo scorso 13 luglio al termine dei 1.500 metri al Golden Gala di Roma, gara vinta da Kaouch. Le controanalisi hanno confermato il primo risultato.

08 ottobre 2007

un fine settimana così e così.

Andiamo per ordine e gradi:

sabato gli allenamenti al campo di fucecchio si erano trasferiti per vari motivi su diversi percorsi casalnghi per necessità di programmi e per necessità logistiche.
Parto da quello che è successo a me che in primis non sono rimasto soddisfatto del mio lavoro.

io: premetto che sto facendo anora i conti con questa infiammazione che mi costringe a dare il 70%.Dopo un corri la vita così e così ho continuato il programma sulla scia di quello che doveva essere un obbiettivo in lunga distanza che però fino a questo momento mi auspica una riduzine di pensiero. Comunque dopo il corri la vita ho fatto martedì 1h45' tra 3'37 e 3'47 collinare ... sono arrivato a acasa pressochè distrutto , anche perchè sinceramente all'ora di pranzo il caldo continua ad essere insistente. Giovedì ho fatto un lavoro la lago delle 4 strade: un progressivo di 50' minuti che nel suo complesso è uscito a3'34(su quel percorso è sicuramente una decina di secondi più veloci). Venerdì ero davvero fuso, ma siccome con Tiziano era un pezzo che non ci vedevamo sono andato a Corrazzano ad allenarmi lo stesso nonostante non mi sentissi veramente al top: 20' risc. +str. +25' in leggera prog. +allunghi + lavoro: salita fino a Montaione tempo 20'00 (il mio record dello scorso anno era i 19'00 ... nel periodo migliore prima di farmi male) + 50' di corsa media ... qui è successo un pò di tutto dopo 30' ho sentito le gambe vuote e non riuscivo più a correre fino a quando in discesa mi si indurivano le cosce ed i polpacci ed ho dovuto fermarmi di netto. (il tratto collinare veniva percorso da 3'25 a 3'32" circa) + def. domenica ero distrutto in maniera totale ... forse sono troppo indietro (senza il forse).

Gherardo: Aveva in programma un medio di circa 8 km che a primo acchito avevamo deciso di effettuare domenica (visto che aveva effettuato giovedì 2x5x400 in salita ripida finendo in 72" e 66") ed invece visto il calendario si era spostato al sabato perchè c'era una corsa a Tobbiaco.
Pronti via ci siamo trovati in una corsa da corsa in montagna ed a metà percorso ha preferito fermarsi facendo così una cronoscalata di un paio di km. Quindi il programma subisce un cambiamento logico.

Elisa Biagi: Ho cambiato il programma perchè nonostante abbia migliorato le sue prestazioni continua a non piacermi come corre. quindi questa settimana è piuttosto incriccata per la nuova strategia di allenamento che come giustamente mi riferisce non la fa spingere e non correre come vorrebbe. Comunque domenica aveva 4x2000 rec. corsetta, abbiamo cambiato il lavoro in corsa proprio dovendo constatare che il nuovo carico di lavoro funzionale stà portando degli scompensi che derivano da una diversa postura e quindi da un maggiore affaticamento portato proprio dalla nuova spinta. Detto questo comunque ha affrontato un laro come segue: 1x2000 4'15+3'c.l.+1x2000 4'28 +3'c.l.+1x1500 6'20+3'c.l.+1x1000 4'03 +3'c.l.+1x500 1'56

Idimauri Massimo: Ha corso anche lui alla corsa di Tobacco ed è arrivato 11°, un buon risultato che però, causa un percorso non facile comporta almeno due/tre giorni di scarico attivo + due giorni di ripresa del programma.

Melai Massimiliano: Ha provato la sua prima mezza maratona a Lammari, (in vista della sua prima esperienza in maratona) divertendosi ed andando oltre le proprie aspettative chiudendo in 1h38 di buon auspicio.

Per gli altri il programma prosegue con un filo conduttore ancora di preparazione generale, sperando di vedere all'opera Alesandra e Luisa ...