15 ottobre 2007

UDINE VINCE LA SFIDA MONDIALE

L'evento sportivo ha stregato il Friuli e tutti gli oltre 15.000 ospiti presenti. Pubblico, bimbi, volontari, sportivi e non addetti ai lavori festeggiano la città e una giornata da inserire nell'album dei ricordi più belli. Successo per la Mass Race con circa 1.200 partecipanti e un ospite d'eccezione: Alberto Juantorena. Podio più alto per Zersenay Tadesse e Lornah Kiplagat che bissano il successo di Debrecen 2006. Udine ce l'ha fatta. Ci ha creduto, impegnando risorse economiche e umane e ha tagliato il traguardo organizzativo dei Mondiali di corsa su strada, annoverando anche un record. L'evento sportivo si aggiunge così alla nutrita lista dei successi che il Friuli può vantare. Dopo l'antipasto delle iniziative parallele Iaaf Kids, dedicate agli sportivi in erba, e Mass Race, che ha permesso agli amanti della corsa di inaugurare il percorso mondiale, è stato servito il piatto forte con le gare iridate alla rincorsa del cronometro. La cerimonia inaugurale, arricchita da elementi nuovi nel protocollo stabilito dalla Federazione internazionale di atletica, ha visto nella scaletta l'esibizione del gruppo folcloristico Chino Ermacora di Tarcento, a seguire la Fanfara Julia accompagnata dai bambini e l'ingresso delle nazioni partecipanti. Ha aperto la sfilata l'Australia, in coda, in qualità di paese ospitante, l'Italia. L'inno italiano ha scaldato i cuori e introdotto i discorsi delle personalità presenti. Il presidente della Fidal nazionale Franco Arese, a seguire Jean Poczobut in rappresentanza della Iaaf e quindi il presidente del LOC Enrico Bertossi. "L'Italia – ha esordito Franco Arese - tiene molto a questa manifestazione mondiale, sia per la sua sempre più attuale vocazione cosmopolita, sia per l'autentico boom della specialità nell'ultimo decennio. Non vi è zona del nostro paese che non ospiti una degna manifestazione di Corsa su Strada. Sono grato perciò all'Associazione Internazionale delle Federazioni di Atletica, la IAAF, per aver scelto ancora una volta il nostro Paese quale sede di una Campionato così prestigioso. Dobbiamo essere grati alla Regione Friuli Venezia Giulia, al Comune di Udine ed agli Sponsor, per la scelta illuminata di dare pieno sostegno al sogno del Comitato Organizzatore, adesso magnifica realtà, permettendo così alle delegazioni nazionali di essere 'ospiti di gente unica'". Di seguito è intervenuto Jean Poczobut: "La città di Udine è riconosciuta come un luogo ideale per le corse su strada. Vorrei ringraziare la Federazione Italiana per la sua disponibilità nell'organizzare con regolarità competizioni internazionali di atletica. Siamo venuti spesso in Italia, molto recentemente a Grosseto per una eccellente edizione dei nostri Campionati Mondiali Junior. Sono felice di notare ancora una volta che questa disponibilità venga confermata qui a Udine, con il fondamentale supporto delle autorità cittadine e regionali. Supporto senza il quale questo evento non esisterebbe". "Quando presentammo la candidatura di Udine – ha detto nel suo discorso il presidente del comitato organizzatore locale e assessore regionale alle attività produttive - a ospitare i campionati del mondo di corsa su strada, eravamo ben consci della responsabilità a cui eravamo chiamati. Sin dal momento in cui la Iaaf ci assegnò ufficialmente l'evento abbiamo lavorato per creare una cornice degna di questa grande manifestazione. Ora siamo lieti di poter esprimere tutto il nostro orgoglio per aver portato a Udine un avvenimento mondiale. Un risultato centrato grazie anche ai forti investimenti che la Regione ha messo in campo per garantire le strutture necessarie a ospitare eventi di questa portata. Questi Mondiali si inseriscono in un percorso che ha già avuto momenti importanti: gli Eyof, le gare di Coppa del mondo di sci di Tarvisio, la tappa più importante del Giro d'Italia 2007. Eventi che costituiscono al tempo stesso vetrine privilegiate per mostrare le bellezze del nostro territorio e biglietti da visita per ambire ad altri grandi avvenimenti sportivi". Con queste parole Enrico Bertossi ha aperto ufficialmente i Campionati mondiali. Dopo i discorsi ufficiali gli occhi hanno puntato verso il cielo per godere lo spettacolo degli atterraggi di precisione dell'Aviolancio della Folgore. La diretta televisiva su Raitre della gara maschile, partire dalle 10.25, ha messo Udine sotto i riflettori e ha visto bissare il trionfo del 2006 di Zersenay Tadesse. Alle 12 è stata la volta della partenza femminile che ha messo sul podio dei record, per il secondo anno consecutivo, Lornah Kiplagat. La nota colorata e di spettacolo delle premiazioni, che si sono tenute verso le 14 (nonostante il piccolo incidente che ha visto trasmettere l'inno errato dell'Eritrea, ndr), è stata seguita da un pubblico numeroso e partecipativo. Oltre 15 mila persone, famiglie, grandi e piccini, hanno visto Udine vestire l'abito da sera per regalare agli ospiti un evento unico al quale hanno partecipato con calore. "Difficile trovare in Europa un entusiasmo come quello riscontrato a Udine", parola di Marco Sicari addetto stampa della Federazione italiana di atletica. Tra le personalità presenti, oltre ai vicepresidenti del Loc il sindaco Sergio Cecotti e il presidente dell'Associazione Maratonina Udinese Paolo Bordon, il vicesindaco Vincenzo Martines e il rettore Furio Honsell. La giornata di full immersion sportivo è stata arricchita delle performance delle federazioni che si sono cimentate nelle varie discipline trasformando il circuito mondiale in una vetrina dello sport. Durante la cerimonia di chiusura il testimone è stato passato dall'Italia al Brasile, prossima nazione che ospiterà i Mondiali di corsa su strada. La bandiera è stata consegnata dal presidente del Loc, Enrico Bertossi, al sindaco Sergio Cecotti, quindi alla Fidal, alla Iaaf e infine al rappresentante di Rio de Janeiro. Udine saluta così un evento che annovera tra i ricordi più belli dell'olimpo sportivo.

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