E' iniziata la preparazione invernale per la stagione estiva, pssando dalle campestri alle indoor. Il ritrovo è il solito campo di Empoli in mercoledì e giovedì per chi può e chi non può continua il proprio programma a casa con consueto resoconto ... settimanale.
Il programma è lungo e tortuoso è l'invernata sarà sicuramente rigida pertanto non preoccupiamoci delle prime settimane.
Girando per i siti e soffermandomi su varie notizie che vanno dalle critiche per la gestione fidal a classifiche (ahime') di mezze maratone che rispecchiano un'andamento poco fiducioso per i prossimi 5 anni (ma fortunatamente riesco a vedere anche nelle giovani leve risultati interessanti e ... vedendo risultati di cadetti che corrono sotto i 2'40 nei 1000 e allievi in 5'40 i 2000 per quanto riguarda il mezzofondo maschile ritengo che tra poco ci sarà la svolta: per intendersi avremo atleti che faranno il medio da promesse/senior intorno ai 31'30 sui 10000 in toscana:se non li perdiamo ...) leggo anche storie simpatiche e quindi per smorzare ve ne propongo una tratta da lagalla (o xcorre) ... naturalemente ci sono sempre da tirare le conseguenze che ve le lascio alla vostra più fervida immaginazione.
Di Alessio Maioli (team Sartaciglioni)
"C'era una volta...C'era una volta... un pezzo di legno direte voi. Sbagliato! C'era una volta un giovane che all'alba dei trent'anni non aveva ancora trovato il suo sport ideale. Fatti fuori i canonici calcio e calcetto, aveva tentato anche la improbabile via della pallavolo e del tennis. Scartati anche quelli e non potendo prendere in considerazione il Golf per quell'antipatica abbronzatura che lascia il guantino, si era ormai rifugiato nel rassicurante campionato del mondo di divano.
Non ricordo in che occasione, ma fu proprio dalle onde di Radio Deejay che arrivò la tanto agognata risposta. Diciamo che il Deejay Linus non faceva mistero della sua passione scoperta in quel periodo: il Running (corsa per noi ghiozzoni!). L'obiettivo finale era arrivare a correre una maratona. Da quel giorno tante ne ho raccontate e maratone ne ho già corse 6...e sono appena all'inizio! Visto che il mio ispiratore e maestro di vita, non si è mai degnato di venire a correre una maratona a Firenze, sapevo che prima o poi sarei dovuto andare a casa sua per ringraziarlo. Quale migliore occasione della Deejay Ten, corsa che si svolge letteralmente "sotto casa sua"?
Parto con la famiglia, armi e bagagli, di sabato mattina e programmiamo un week-end turistico milanese tanto per unire l'utile al dilettevole. La cosa buffa di questa mia decisione è stata la reazione quasi unanime degli amici o parenti ai quali ne ho parlato. Tutti mi dicevano "Dove vai, a Milano? C'è la Maratona?" Alla mia risposta che si trattava di una gara di 10 km il commento era costantemente questo: "ma vai fino a Milano per fare 10 km??". E' l'altra faccia di essere un maratoneta, se ti muovi per meno sembra che non ne valga la pena. A tutti ho risposto inizialmente che ci andavo a piedi, così ammortizzavo il viaggio...poi, sforzandomi di rimanere serio, facevo notare che ci sono varie discipline e che fior di campioni vanno anche alle Olimpiadi dall'altra parte del mondo per correre "solo" i 5.000 metri. E non è tutto, lo zio di Sartambiente faceva notare che qualcuno si muove addirittura per 100 mt!!! Pensate se Bolt si facesse questi scrupoli perché i viaggi sono troppo lunghi... Ok ok, io non sono Bolt e non mi pagano...ma insomma, non si vive di solo denaro!
Scelgo sempre di rilassarmi il giorno prima di una gara importante e anche stavolta, per tener fede alla tradizione, mi faccio 160 km a piedi in giro per Milano con Ester sulle spalle e 40 borse attaccate al passeggino (comodissimo da trasportare per le scale della Metro)!!
Linus l'aveva promesso "sarà l'ultimo week-end di bel tempo dell'estate"...e se lo dice lui....
Siamo talmente stanchi che alle 21.00 abbiamo già cenato e siamo tutti e tre a letto...a me non succedeva dalla mia prima Comunione!
La mattina della corsa ci avviamo al Deejay Village per depositare la mia borsa con il cambio e ci godiamo lo spettacolo, assicuarto anche dal fantastico Trio Medusa che per l'occasione ha organizzato il primo Deejay Pride. Grazie a questo evento, una folta schiera di podisti sfilerà con boa e parrucche veramente invidiabili. Chiediamo ad alcuni ragazzi dove hanno preso tutto il materiale che hanno addosso e ci dicono che se lo sono accaparrato perché sono lì a festeggiare dalle 6.00 del mattino. L'alito tipo pompa della Shell ce lo conferma!
Poi finalmente la grande corsa.
Mentre Sartambiente e Sartaciuccio si preparano a passeggiare per la Deejay Five, io comincio a scaldarmi per la Ten. In realtà loro non faranno neanche un metro, perché come al solito quando la Sartasegretaria raccatta due magliette è già belle' contenta, quindi starà tutto il tempo a fare foto per il sito e a controllare che Sartaciuccio si sporchi come si deve raccogliendo sassi e legnetti per gettare le basi della sua prima "fabbrichètta"!
Il fatto di avere aspettato fino all'ultimo a mettermi in coda non facilita la mia prestazione. Sono tra gli ultimi e per i primi 5 km non farò che superare zigzagando fra gente, alberi e marciapiedi, poi mi accorgo di avere un'andatura simile ai podisti raggiunti. La sera prima ero stato informato dal Ceck che "per esse' 'omo" devo chiudere la corsa entro i 42 minuti. Non sono 'omo. Nonostante il mio primo obiettivo fosse molto più benevolo, ovvero 50 minuti, durante la corsa ho fatto un rapido calcolo empirico-ingegneristico per cui potevo affermare di essere 'omo sotto i 45 minuti. Essendo passato ai 5 km con quasi 24', credevo di riuscire ancora nell'impresa. Nonostante abbia continuato praticamente solo a superare, e abbia cercato di non abbassare mai il ritmo, alla fine il cronometro si accontenterà di 46'48". Che comunque è solo un minuto in più di Linus, solo che lui ha detto di aver corso piano e io sono stiantato dalla fatica! Già Linus, a proposito, non l'ho ancora ringraziato. Ormai si sarà già dileguato, penso, e allora mi metto a costeggiare le transenne nel, vano, tentativo di riunirmi alla famigliola con la quale figuriamoci se abbiamo fissato un punto dove ritrovarci a fine corsa, in fondo qui siamo solo fra altre 11.000 persone, che bisogno c'era! Mentre percorro il viale dove ci eravamo divisi, non credo ai miei occhi...Linus mi corre incontro!! Lo riconosco e con una battuta attiro la sua attenzione. Gli stringo la mano, ci scambiamo un sorriso e in quel momento penso "...porca miseria, se c'era Erica mi facevo fare una foto!". Lui si allontana e sfuma nella mia mente non solo quell'opportunità, ma anche la possibile vendetta per quella gita mancata nel fu La Galla che fruttò alla Ballerini la Home Page più invidiata del sottoscritto.
Che ci volete fare, le cose a volte accadono, a volte ci si va vicini, a volte...
"ALESSIOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!! ASPETTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!"
Sogno o sono desto?? Erica con Ester su passeggino volante si avvicina correndo come una pazza e in un secondo è già lì pronta...macchina fotografica alla mano...
PAFFF"
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