22 dicembre 2008

FINCHè LO DICO IO TANTO TANTO ... MA SE POI ..

Tratto da NONA CORSIA di Giorgio Rondelli



“Il problema delle corse su strada non è più rinviabile, ci sono troppe manifestazioni che portano danno all’atletica. Non è possibile che si organizzino maratone a getto continuo, talvolta in luoghi dove già ne esiste una.” Le parole sono di Franco Arese che lo scorso 30 novembre è stato rieletto alla presidenza della Fidal per il prossimo quadriennio olimpico.
Le preoccupazioni del numero uno dell’atletica italiana sono sacrosante, ma cercare di mettere ordine nella giungla delle corse su strada e delle maratone in genere appare impresa pressochè disperata viste che il fenomeno ha assunto dimensioni tali da sfuggire a qualsiasi tipo di controllo centralizzato. E’ come voler estirpare a mani nude le radici di un grande albero secolare. Dati alla mano, nel 2008, le maratone in Italia sono diventate ben 62, mentre un calcolo, forse per difetto, delle corse su strada organizzate ogni anno dai vari enti si aggira sulle 1500! Naturalmente c’è di tutto. Dalle gare all’insegna del rispetto dei regolamenti federali, a quelle fuori legge perché gli organizzatori non pagano alla Fidal la tassa di autorizzazione per essere inserite nel calendario nazionale. Poi c’è il mucchio selvaggio degli africani che fanno piazza pulita dei premi, qualcuno in regola con il tesseramento, qualcuno no, qualcuno senza il permesso di soggiorno, quasi tutti gestiti da una macrocosmo di managers o presunti tali. Purtroppo del mucchio selvaggio fanno parte anche diversi azzurri del mezzofondo prolungato che invece di cercare di migliorare i propri personali in pista trovano assai meno impegnativo ed economicamente molto più vantaggioso partecipare alla kermesse stradale di turno. Almeno in questa direzione però potrebbe intervenire il settore tecnico della Fidal controllando in modo più capillare la programmazione agonistica annuale degli atleti di interesse nazionale sottolineando che per questo tipo di interventi è bene che la democrazia sia lasciata da parte..

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