Lutto nello sport
E' morto il giornalista Giorgio Tosatti: aveva 70 anni
Giorgio TosattiE' morto all'ospedale San Matteo di Pavia il giornalista sportivo Giorgio Tosatti, dopo le complicazioni seguite al trapianto di cuore subìto a ottobre dall'equipe diretta dal professor Mario Viganò. L'intervento sembrava riuscito, ma alcune complicazioni, negli ultimi giorni, lo hanno riportato nello stesso ospedale pavese dove il suo cuore si è fermato.Una carriera al servizio dello sport - Nato a Genova il 18 dicembre 1937, Giorgio Tosatti, 69 anni, è stato per oltre un decennio direttore del Corriere dello Sport-Stadio, presidente dell'Unione Stampa Sportiva Italiana, editorialista del Corriere della Sera e commentatore televisivo sui canali Mediaset e Rai. Figlio di Renato, un giornalista sportivo, Tosatti era rimasto orfano di padre il 4 maggio 1949 quando l'aereo che trasportava l'intera squadra del Grande Torino, insieme ai cronisti al seguito, si schiantò sulla collina di Superga.Entra nella redazione di Tuttosport, dove a ventisette anni era già caporedattore. Passato al Corriere dello Sport-Stadio ne divenne direttore e il 12 Luglio 1982, grazie all'edizione che riferiva della vittoria dell'Italia ai mondiali di Spagna, fece registrare il record di copie vendute da un quotidiano italiano: 1.696.966. Nel 2006 fu coinvolto indirettamente nelle polemiche dello scandalo calciopoli per alcune intercettazioni telefoniche in cui conversava con Luciano Moggi e l'ex arbitro Fabio Baldas. Da quelle affermazioni non emerse però alcun atto scorretto o illecito, né fu aperta alcuna inchiesta dalla magistratura.
Le reazioniRoberto Formigoni - "Si è spenta una delle voci più autorevoli e libere del giornalismo italiano. Sono certo che la sua passione per lo sport, la sua competenza professionale e la sua signorilità resteranno come esempio per tutti i giovani. In un periodo in cui la violenza e gli scandali agitano il mondo del calcio, sentiremo ancora di più la mancanza delle parole sagge e misurate di un grande professionista dello sport e del giornalismo". Questo il commento del presidente delle Regione Lombardia.
Gianni Petrucci - "Giorgio Tosatti era una presenza ed un punto di riferimento continuo e con la sua scomparsa lo sport italiano ha perso un grande amico oltre che un impareggiabile cantore". Così il presidente del Coni. "Ed ora vien da chiedersi come faremo senza di lui", ha concluso Petrucci.
Raffaele Pagnozzi - "Per me - dice Il segretario generale del Coni - era un fratello maggiore, sempre prodigo di consigli, ma anche incline ad aspri rimproveri tanto più coloriti quanto più dettati dall'affetto che mi portava e dalla profonda conoscenza che aveva non soltanto dello sport. Lo ricordo nel suo terrazzo, prima delle crisi cardiache, nelle tante partite a scopone di cui era un maestro per nulla clemente con gli errori del malcapitato compagno di turno".
Gianni Rivera - "C'è tanta amarezza - ha detto l'ex asso del Milan- nell'apprendere che Giorgio Tosatti, un grande giornalista, ci ha lasciati. Un personaggio che ho conosciuto a fondo, apprezzato per la sua equilibrata "penna", sia quando ancora calcavo i campi di calcio, ma anche quando avevamo occasione di confrontarci in Tv. Ha sempre dato il meglio della sua professionalità".
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